Dopo gli appuntamenti dei mesi scorsi, fra i quali la presentazione del libro “Educazione alla legalità”, la mostra dedicata alle figure dei giudici Falcone e Borsellino, con la presenza di Fiammetta Borsellino, e l’appuntamento con il giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni, sono in programma altri tre appuntamenti gratuiti: 22, 26 novembre e 4 dicembre.
Venerdì 22 novembre alle 18 a Palazzo Trissino, nella sala degli Stucchi, verrà presentato il libro “Ecco chi sei, nostro padre”, che racconta racconta la figura di Pio La Torre, primo e unico parlamentare della Repubblica ucciso dalla mafia mentre era ancora in carica. A trentacinque anni dalla sua morte, avvenuta il 30 aprile 1982, i suoi due figli, Franco e Filippo, narrano l’eccezionale normalità di un eroe “che non ha mai voluto diventare un eroe”, e l’umanità di un uomo e di un padre ancora scomodo, che interroga ciascuno di noi, chiedendoci fino a dove siamo disposti a metterci in gioco per vivere davvero le nostre battaglie. Sarà presente Franco la Torre, per incontrare il pubblico, e spiegare come suo padre condusse il suo percorso, attraverso un’identificazione totale nella sua battaglia.
Il 26 novembre il Teatro Astra ospiterà lo spettacolo teatrale “Io, Emanuela. Agente della scorta di Paolo Borsellino” che inizierà alle 20.45. Il 27 novembre alle 10 è in programma invece per le scuole.
Un momento artistico che, pienamente in tema con le finalità del progetto, si propone di coinvolgere il pubblico in maniera più emotiva e meno didascalica, aspetto importante, soprattutto nei confronti dei ragazzi. La rappresentazione è a cura di “Progetti e regie”, con la regia di Sara Poli e l’interpretazione di Laura Mantovi. Narra la vita di Emanuela Loi, giovane (23 anni) agente di Polizia che, al suo primo incarico, viene assegnata alla scorta di Paolo Borsellino, con il quale morirà tragicamente nella strage di via D’Amelio. La rappresentazione racconta una vita spezzata e un pezzo di storia che nessuno dovrebbe dimenticare. Sotto forma di monologo, intenso e ben recitato, lo spettacolo è gratuito ed è adatto anche al pubblico adolescente, per l’equilibrio con cui è narrato e per la forza dei valori che trasmette.
“Un ringraziamento particolare va ad Unicredit, per aver creduto nel nostro progetto, contribuendo attivamente a sostenere le spese. Grazie al suo supporto, entrambe le repliche vengono offerte gratuitamente al pubblico e alle scuole”. Per informazioni scrivere a cultura@comune.vicenza.it.
Il 4 dicembre alle 18 nella sala degli stucchi di Palazzo Trissino verrà presentato il libro “Mafia come M. La criminalità organizzata nel Nordest spiegata ai ragazzi”, Linea Edizioni, a cura dell’associazione “Cosa Vostra”.
Un libro dell’associazione “Cosa Vostra” che, fin dalla sua fondazione, si è posta l’obiettivo di parlare ai giovani, sensibilizzandoli e, soprattutto dialogando con loro, su un tema complesso come quello della mafia e, più in generale, della legalità. “Mafia come M” mira a far comprendere, sulla base delle storie passate e di quelle più recenti, come si presenta oggi la mafia.
Il libro, focalizzato sul fenomeno della criminalità organizzata nel Nordest, si avvale di una prefazione di Franco La Torre, figlio del parlamentare ucciso dalla mafia nel 1982, e di Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica esperto di vicende di mafia, entrambi già nostri ospiti in incontri precedenti.
In particolare, “Mafia come M” traccia in maniera puntuale la genesi delle mafie che si sono stanziate nel Nordest. Mafie che ancora oggi tendono a non essere considerate dalla popolazione come fenomeni reali e pericolosi, nonostante le inchieste e le operazioni della magistratura. Il volume tocca argomenti come le mafie straniere, l’ecomafia, il riciclaggio di denaro sporco e le false fatturazioni, i beni confiscati e la corruzione e, tramite il ricordo delle vittime di mafia, vuole incentivare una maggiore consapevolezza nei confronti del fenomeno, perché, come afferma Cosa Vostra, la speranza vive dove “è gettato il seme della conoscenza”.
Tutti gli appuntamenti confermano l’obiettivo di diffondere e approfondire la cultura della legalità, soprattutto lavorando in modo incisivo con e per i ragazzi, cercando di far crescere in loro la consapevolezza del fenomeno mafioso. Se oggi questo è sicuramente meno eclatante, rispetto agli anni ’80 e ’90, non dobbiamo dimenticare che è sempre presente, spesso in modo subdolo, operante in una ingannevole veste di “normalità”, che tuttavia infetta il tessuto economico e la pubblica amministrazione, e non solo al Sud, ma anche, e non in modo trascurabile, molto vicino a noi.