Il questore della provincia di Vicenza Paolo Sartori ha disposto in via d’urgenza la sospensione della licenza e l’immediata chiusura del pubblico esercizio denominato “bar Palazzetto”, che si trova nel capoluogo, in viale Anconetta. Il provvedimento del questore, che avrà una durata di 15 giorni, è conseguente alle reiterate problematiche di ordine e sicurezza pubblica che si sono venute a creare negli ultimi tempi.
Queste sono culminate due giorni orsono nelle perquisizioni delle abitazioni di 3 cittadini albanesi e del cittadino cinese gestore del bar palazzetto, nonché dei locali del predetto esercizio pubblico durante le quali sono stati rinvenuti e sequestrati ingenti quantitativi di cocaina, hashish, marijuana e denaro contante provento delle attività di spaccio.
Nel contesto investigativo è emerso che numerosi acquirenti spacciatori e tossicodipendenti si recavano abitualmente presso il “bar Palazzetto” per finalizzare gli illeciti acquisti, nonché la frequentazione abituale del citato esercizio pubblico da parte di persone con precedenti penali e/o di polizia di varia natura e gravità, e che questo locale pubblico da tempo rappresentava un punto di aggregazione di persone da considerare pericolose, dedite allo spaccio ed al consumo di droghe di vario tipo, luogo ottimale per porre in essere le proprie attività criminali, se non altro per creare e gestire i contatti tra di loro e con i clienti tossicodipendenti divenuti piccoli spacciatori per poter acquistare a loro volta la droga.
Da qui nasce l’odierna decisione del questore Paolo Sartori, che ha disposto la sospensione della licenza e l’immediata chiusura del “bar Palazzetto” in base all’articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza: si tratta, anche in questo caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione di fatto gravemente compromissoria per l’ordine e la sicurezza pubblica, e ciò a prescindere da ruolo assunto dal gestore – il quale, peraltro, non solo l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che mai, in passato, abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della forza pubblica – in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il suo comportamento.
“La situazione emersa dalle attività di polizia appare essere di una gravità inaccettabile – ha evidenziato il Questore Sartori –. Il pubblico esercizio oggi oggetto del provvedimento di chiusura aveva assunto un ruolo preoccupante quale luogo di aggregazione di soggetti coinvolti in attività di spaccio di sostanze stupefacenti. La mia odierna determinazione, pertanto, ha lo scopo di porre argine a problematiche di vario genere peraltro già emerse nel recente passato, che hanno creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, sollevando peraltro le giuste rimostranze di chi abita in zona ed ha il diritto di vivere in tranquillità”.