Contributo a fondo perduto, in Veneto presentate 106mila richieste: 73mila già pagate per 272 milioni di euro

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Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Veneto, rende noto che sono oltre 106mila le richieste di accesso al contributo a fondo perduto presentate dai contribuenti del Veneto a 20 giorni dall’apertura del canale. Ad oggi sono state evase più di 73mila domande e le somme già accreditate dall’Agenzia delle Entrate nei conti correnti di imprese, commercianti e artigiani della nostra regione ammontano ad un totale di 272 milioni di euro.

La situazione provincia per provincia

Nel Veneto sono stati 104mila i soggetti che hanno presentato domanda: 56.758 sono contribuenti persone fisiche, mentre 48.188 persone non fisiche. La maggior parte delle istanze presentate fanno capo alla provincia di Padova, con 20.913 richieste e un contributo erogato pari a 53 milioni di euro. Seguono le province di Verona, con 20.157 domande e 50 milioni di euro, Venezia (20.148 e 53 milioni), Vicenza (18.279 e 49 milioni), Treviso (17.399 e 48 milioni), Rovigo (5.337 e 10 milioni) e Belluno (4.209 e 8 milioni).

Cos’è il contributo a fondo perduto

Il Dl Rilancio ha previsto l’erogazione di un contributo a fondo perduto, cioè senza alcun obbligo di restituzione, a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle conseguenze economiche del lockdown. In particolare, tale ristoro spetta ai titolari di partita Iva, esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo, comprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa, con fatturato nell’ultimo periodo d’imposta inferiore a 5 milioni di euro e a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. L’ammontare del contributo è pari al 20% del calo del fatturato di aprile se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro; al 15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro; al 10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l’importo di 5.000.000 euro. Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

C’è tempo fino al 24 agosto

I contribuenti interessati sono ancora in tempo per richiedere il contributo. La domanda, infatti, può essere presentata fino al 24 agosto. Per predisporre e trasmettere l’istanza, si può usare un software e il canale telematico Entratel/Fisconline o una specifica procedura web nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi. Il contribuente può anche avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche.


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