“Il MOSE è davvero efficace e potrà proteggere Venezia anche nei prossimi giorni: gli esperti ci hanno confermato oggi che fra il 21 ed il 22 è prevista un’importante acqua alta, che potrebbe superare la soglia dei 130 centimetri. In questi giorni le previsioni hanno ipotizzato che il livello dell’acqua potrebbe raggiungere addirittura i 145 centimetri. Ciò significherebbe che – se non avessimo avuto il MOSE – oltre metà della città di Venezia sarebbe stata sommersa”.
Lo dichiara il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo la visita effettuata oggi alle paratie mobili e alla control room dell’opera, insieme al vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
“Ho avuto modo di apprezzare nuovamente la tecnologia che governa quest’opera – prosegue il presidente Zaia -. Un sistema complesso, dove le componenti meccaniche non possono prescindere dall’elettronica, dall’informatica, dall’analisi dei dati. Ma, soprattutto, sulla capacità di tanti professionisti, anche della Regione Veneto, di collaborare a modelli previsionali sempre più efficaci, che finora hanno permesso per ben 35 volte l’attivazione del sistema, proteggendo Venezia”.
“È questa la dimostrazione – conclude il Governatore – che le grandi opere, in Veneto e in Italia, devono essere affrontate senza preconcetti, affidandosi ai tecnici e agli specialisti, prima di ogni posizione ideologica. Senza porre veti prima di aver considerato per ogni progetto l’utilità per la collettività. Serve uno sforzo per dotare il territorio ed il Paese di opere che guardino al futuro, realizzate con estrema serietà e determinazione, con ogni rigoroso controllo”.