Il progetto sul Controllo di vicinato entra nel vivo anche attraverso incontri tecnici con chi, come il Comune di Venezia, ha attivato da tempo e con successo questa iniziativa.
“Parallelamente alla costituzione e alla formazione dei gruppi di volontari che stiamo definendo in collaborazione con la questura – ricorda il sindaco Francesco Rucco – in questa fase stiamo approfondendo le opportunità di sviluppo del progetto insieme a chi ha già sperimentato sul campo il tema della sicurezza partecipata”.
A questo scopo il consigliere delegato al Controllo di vicinato del Comune di Vicenza, Roberto Ciambetti, il comandante della polizia locale Massimo Parolin, e il dirigente della questura di Vicenza Cristiano Fiorin, ieri si sono recati al Comune di Venezia per incontrare Enrico Gavagnin, consigliere delegato alla sicurezza della città lagunare.
Già dal 2016, infatti, Venezia sperimenta il progetto Sicurezza urbana consapevole e partecipata che ad oggi vede l’adesione di quasi 4 mila cittadini suddivisi in oltre 150 gruppi.
“Il confronto con chi ha accumulato esperienza sulla materia – aggiunge il consigliere Roberto Ciambetti – è fondamentale per noi che siamo prossimi ad avviare la fase operativa. Conoscere quali sono stati gli ostacoli, i problemi e le soluzioni adottate è importante per partire con il passo giusto in un percorso di sicurezza integrata che vede protagoniste le istituzioni locali, la cittadinanza, le forze dell’ordine, con l’obiettivo di garantire più sicurezza e una migliore qualità della vita a tutti”.
Con il consigliere veneziano Enrico Gavagnin la delegazione vicentina ha approfondito una serie di aspetti tecnico-operativi, comprese le possibilità offerte dalle tecnologie.
A Venezia, ad esempio, nel volgere di un paio di anni grazie a pagine dedicate sul Portale del Comune e una informazione dettagliata si è sestuplicato il numero dei cittadini che hanno aderito all’iniziativa, passando da circa 600 a quasi 4 mila.