Controllo di vicinato, Pd: “a fare la differenza sarebbe un aiuto di vicinato e il vigile di quartiere”

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Vigile di quartiere
Vigile di quartiere

Una città più sicura passa anche per una città più coesa, solidale e attenta agli altri – è scritto in una nota congiunta dei consiglieri comunali Cristiano Spiller, Gianni Rolando, Isabella Sala, Alessandro Marchetti del Pd – Su queste basi il “controllo di vicinato”, avviato un anno fa dall’amministrazione Rucco, potrebbe essere un’operazione di successo: la collaborazione tra cittadini e dei cittadini con le istituzioni e le forze dell’ordine sarebbe infatti fonte di prevenzione tanto al degrado quanto al disagio.

Il taglio dato dall’amministrazione a questo strumento è invece tutt’altro: illude i cittadini sulla possibilità di una gestione autonoma della sicurezza e rischia di distogliere le forze dell’ordine da operazioni più importanti. In questo modo il controllo di vicinato targato “Rucco-Ciambetti” è destinato al fallimento.

Non stupisce il richiamo del Questore, con cui concordiamo totalmente: solo le forze di polizia possono garantire il rispetto della giustizia e della legalità e gli strumenti a disposizione del cittadino per interagire con esse già ci sono. Per questo motivo Rucco, anziché illudere i vicentini, dovrebbe dare seguito alla promessa elettorale di istituire il “vigile di quartiere” che garantirebbe presidio del territorio, contatto diretto con i cittadini, conoscenza puntuale delle esigenze del quartiere. Le assunzioni di dieci nuove unità della polizia locale, attese da ormai più di due anni, offrono la possibilità di intraprendere questa strada.

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