Coppia intesta 46 beni immobili a società “schermo”: evasi 4,5 milioni di euro di iva

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Un immobile sequestrato

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vicenza, cautelando beni immobili e somme di denaro nei confronti degli amministratori di una società di capitali vicentina, controllata al 99% da una società di diritto svizzero, operante nella provincia berica, nonché a Bolzano e Piacenza nel settore della produzione di serramenti ed infissi in PVC.

In particolare, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, all’esito di un’attività di analisi di rischio ed intelligence volta ad individuare i contribuenti connotati dai più elevati profili di pericolosità fiscale, hanno sviluppato un’attività di polizia economico-finanziaria sul conto della citata società di capitali, mirata – attraverso l’esame della documentazione e dei supporti informatici acquisiti presso la relativa sede e con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo – alla ricostruzione degli omessi versamenti di Imposta sul Valore Aggiunto imputabili alla stessa.

Tale attività ha permesso di constatare la milionaria evasione fiscale, portata avanti nel tempo, per oltre 4.500.000 euro di IVA dovuta e non versata all’erario.

I due amministratori della società in questione, susseguitesi nelle vicende societarie, W.J., bolzanino di 67 anni, e S.I., vicentina di 53 anni, sono stati pertanto segnalati alla Procura della Repubblica di Vicenza per la violazione alla norma penal-tributaria concernente l’omesso versamento di I.V.A. dovuta per gli anni dal 2010 al 2014, nonchè nel 2016.

La ricostruzione effettuata dai finanzieri, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ponendo in evidenza la sistematicità delle condotte delittuose riscontrate e l’evidente sperequazione tra redditi dichiarati e patrimoni acquisiti, è stata valutata pienamente attendibile dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, che ha così disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni per l’importo complessivo di oltre 4,5 milioni di euro, pari al profitto dell’illecito penale rilevato.

In esecuzione di tale provvedimento, le Fiamme Gialle vicentine hanno sequestrato, nei confronti degli indagati, 46 beni immobili intestati a società “schermo”, tra cui immobili residenziali, case vacanze, un ristorante e la disponibilità di un posto barca siti lungo la riviera romagnola e del Lago Maggiore, nonchè disponibilità finanziarie detenute su rapporti bancari, sino al raggiungimento della cifra oggetto di misura cautelare reale.

L’operazione in questione, che si inquadra nella costante azione di contrasto all’evasione fiscale, è stata sviluppata trasversalmente facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo ed è stata condotta nella prospettiva di assicurare all’erario, attraverso il consistente sequestro preventivo eseguito, l’apprensione a vantaggio della collettività dei beni suscettibili, in caso di condanna, di confisca.