Coprifuoco anti Covid, Claudio Mellana: necessario come nel Medioevo per difenderci dalle teste di legno solipsiste

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COPRIFUOCO by Claudio Mellana
COPRIFUOCO by Claudio Mellana
Il coprifuoco era un’usanza medievale per cui, durante le ore notturne, gli abitanti di una città erano tenuti a coprire il fuoco con la cenere, spegnere lumi e lanterne per evitare incendi. Il segnale,  con il quale si intimava il coprifuoco, era per lo più dato con i  rintocchi delle campane, la rete di allora.
Il rischio di incendi era insito nei materiali con i quali venivano costruite le abitazioni: paglia per il tetto e legno per il resto e il fuoco vivo era quello che serviva a preparare i pranzi e a scaldarsi, utilissimo quanto pericoloso.
Tutti avevano bisogno del fuoco ma si era capito che di notte, allentando la sorveglianza sul medesimo, succedeva che scoppiassero incendi i quali non si limitavano a carbonizzare la casa dell’incauto di turno, con lui magari dentro, ma il più delle volte coinvolgevano i beni e la vita dei vicini e anche di quelli un po’ più lontani se la cosa assumeva dimensioni incontrollabili.
Ecco che oggi abbiamo lo stesso problema: un sacco di teste di legno ripiene di paglia incapaci di controllare il sacro fuoco solipsista che li divora ma che però rischia di divorare anche chi solipsista non è.
E se alle campane si sono sostituite le ordinanze dei presidenti delle Regioni auguriamoci che siano provvedimenti già sufficienti, altrimenti il prossimo passo dovrebbe essere quello di riuscire a produrre in laboratorio dei tarli  geneticamente modificati e capaci di lobotomizzare le teste di legno.
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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette