Nella frazione collinare di Muzzolon di Cornedo nuovi studi universitari stanno portando alla luce nuovi importanti reperti risalenti all’Età del rame e al Neolitico. Nelle zone “Omo della roccia” e “Pelade” alcuni ricercatori ed archeologi, guidati da Mara Migliavacca, fautrice del progetto archeologico Agno-Leogra, che aggrega anche studenti delle Università di Padova, Verona e Venezia, scavano, studiano e catalogano selci, materiali litici, pezzi di ceramica e di metallo. Lì vivevano i primi residenti della Valle dell ‘Agno agli inizi dell’ età del rame. “L’area può diventare un luogo attrattivo per visite scolastiche e per tanti appassionati- spiega il Sindaco di Cornedo Martino Montagna– anche attraverso la ricostruzione di villaggi delle popolazioni primitive, che per prime hanno abitato la nostra vallata.Si tratta di un’attività da cui potrebbe trarne beneficio tutta la comunità”. Gli studiosi sono attualmente ospitati dalle associazioni di volontariato, come il gruppo alpini e Muzzolon 2000, attraverso una convenzione con l’amministrazione comunale. “L’amministrazione- conclude il Sindaco- è pronta a fare la sua parte cercando di implementare gli sforzi, anche economici, coinvolgendo enti sovracomunali e soggetti privati”.
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