L’amministrazione comunale, nelle figure del sindaco Francesco Rucco e dell’assessore alle attività produttive Silvio Giovine, sta preparando i contenuti di una delibera di giunta da approvare – possibilmente entro la prossima settimana – che guarda già ad alcune situazioni che si potranno verificare nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
Si tratta, in pratica, della graduale riapertura delle attività con particolare riferimento al settore dei bar e dei ristoranti che, secondo alcune previsioni, potrà avvenire in maniera contingentata.
La delibera potrebbe contenere un provvedimento atto a consentire ai pubblici esercizi di utilizzare, in deroga, una superficie superiore del plateatico rispetto alla metratura prevista dall’attuale regolamento.
“I gestori – afferma il sindaco Rucco – stanno ancora vivendo nell’incertezza più assoluta e hanno bisogno di risposte concrete per potersi organizzare al meglio in vista della ripartenza, quando sarà verosimilmente previsto il distanziamento obbligatorio sociale con spazi contingentati”.
Già la prossima settimanala commissione comunale plateatici si riunirà con l’obiettivo di prevedere tutte quelle azioni che possano soddisfare le richieste e le esigenze degli operatori una volta che il Governo consentirà loro la riapertura dei locali.
“Dal governo ancora non ci sono notizie certe sulle disposizioni che verranno emanate – afferma l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine – ma come amministrazione comunale vogliamo farci trovare pronti togliendo gli attuali vincoli ai plateatici e consentendo di posizionare i tavoli oltre il limite attualmente consentito, ovviamente senza costi aggiuntivi e per tutto l’anno”.
“Speriamo, inoltre – ha aggiunto Giovine –, che il governo ci metta nelle condizioni di poter autorizzare l’esenzione totale dei plateatici che pesa sul bilancio del Comune per circa 250 mila euro all’anno, e che assicuri alle attività commerciali liquidità immediata a fondo perduto, una vera moratoria fiscale e l’estensione del credito d’imposta ai contratti di affitto dell’azienda”.