È il momento del senso di responsabilità, anche tra gli imprenditori, gli uni verso gli altri. L’appello arriva da Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Confimi Vicenza: Per le aziende, sia quelle che stanno lavorando perchè “essenziali” sia per quelle che hanno chiuso i battenti per decreto o per scelta personale, una delle grandi preoccupazioni nel breve termine riguarda i pagamenti da parte dei propri clienti, già alla fine di marzo.
«C’è il rischio concreto che bonifici, Ri.Ba. e tutti i flussi di cassa che normalmente servono ad onorare a propria volta gli impegni verso dipendenti e fornitori “saltino” per paura di perdere liquidità. Magari sfruttando la situazione come scusa, anche da parte di chi in realtà avrebbe la liquidità necessaria a onorare gli impegni. Tanto più che a farne le spese sarebbero naturalmente le aziende più fragili e quelle con un potere contrattuale ridotto nei confronti dei propri partner. Quello che è certo è che un’ondata di insoluti creerebbe un ulteriore stato di incertezza in una situazione già pesantemente compromessa».
L’appello del Presidente assume allora un sapore fortemente etico: «Facciamo ciascuno la propria parte: chi può rispetti gli impegni presi nei confronti dei propri fornitori. Solo essendo solidali fra imprese potremo sopravvivere, se andiamo ognuno per la propria strada correremo un enorme rischio e saremo anche noi corresponsabili di un eventuale crollo del sistema».
Perché in un tessuto economico strettamente interconnesso come quello vicentino e in generale del Nord Est, il rischio è quello di distruggere un patrimonio di competenze e capacità produttive di cui tutti beneficiano: «Lavoriamo tutti all’interno di una filiera: se cominciamo a far saltare senza motivo i pagamenti tra aziende, rischiamo di sfasciare il nostro sistema industriale»
(qui la situazione ora per ora sul Coronavirus, qui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)