Appello del sindaco Rucco al Ministro dell’Interno: “arresto per chi fa resistenza infischiandosene delle norme anticontagio”

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“Nell’evoluzione dell’emergenza Coronavirus la situazione sanitaria e quella economica sono importantissime, ma la sicurezza urbana non lo è da meno in tutte le città. A segnalarcelo sono gli stessi cittadini, ma anche noi amministratori lo rileviamo tutti i giorni. A Vicenza in due mesi si rischia di vanificare il lavoro di due anni. Servono subito strumenti efficaci per stoppare sbandati e spacciatori che se ne infischiano delle norme anticontagio”.

L’appello, rivolto al ministro dell’Interno, è del sindaco Francesco Rucco, ma sarà presto formalizzato anche in un documento unitario in cui i primi cittadini dei capoluoghi del Veneto, anche stamane riuniti in conference call, evidenzieranno al Governo le problematiche delle città.

“I nostri concittadini – ha proseguito il sindaco Rucco – stanno facendo un sacrificio enorme, personale, sociale ed economico, per rispettare le disposizioni anticontagio. Polizia locale e forze dell’ordine, a loro volta, sono impegnate tutti i giorni nei controlli. Ma ci sono gruppi di delinquenti che ignorano qualsiasi disposizione e, addirittura, reagiscono malamente contro chi li deve sanzionare. Questa situazione non è più tollerabile. Come accade in altri Paesi, chi resiste a un pubblico ufficiale deve essere arrestato. Se le carceri sono piene va temporaneamente rinchiuso in altre strutture. Non può esserci disparità di trattamento tra chi rispetta le regole dell’emergenza e chi no, a favore di questi ultimi”

La richiesta di nuove regole è stata l’occasione per il sindaco, accompagnato dal consigliere delegato Nicolò Naclerio e dal comandante Massimo Parolin, di fare il punto sul post emergenza: “Le misure ad hoc che richiediamo serviranno a gestire la fase 2 anche su questo fronte. Quando i cittadini torneranno ad uscire di casa dovranno trovare città sicure”.

L’amministrazione comunale di Vicenza anche in questi mesi ha comunque continuato a lavorare sui temi di propria competenza. Nell’ambito del progetto Scuole sicure, ad esempio, l’attivazione dell’unità cinofila è a buon punto, con l’acquisto definitivo del cane, una femmina di pastore tedesco di nome Aria (2.900 euro), l’individuazione del suo conduttore nell’agente scelto Roberto Medolago, la programmazione di un periodo di formazione ed addestramento per la coppia (5 mila euro) e l’ordine di realizzazione del box a casa del conduttore (3 mila euro).

“Il nostro obiettivo – ha detto il sindaco – è arrivare alla piena operatività dell’unità cinofila dopo l’estate”.


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