Coronavirus, appello di Lubamba: «Problema detenuti, fate qualcosa e parlatene di più»

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In questo periodo mondiale sanitario inevitabilmente il mio pensiero va ai detenuti ,in seguito a sommosse ed evasioni avvenute in alcune case circondariali.Non è stata posta la giusta attenzione,su la causa scatenante delle proteste dei reclusi…non vuol dire che,chi ha sbagliato,nulla deve essere riconosciuto a sua tutela,in particolar modo se si parla diPandemia…posso immaginare e comprendere il timore che si vive in quei piccoli spazi facilmente soggetti ai contagi….le distanze di sicurezza,che vengono ripetutamente dettate,dai Massmedia non possono assolutamente essere adottate in una cella di 4,5,6 persone…talvolta non sono ambienti arieggiati e regolarmente disinfettati.

Mi appello assieme a PapaFrancesco,al Ministro della Giustizia d’intervenire affinché la Magistratura possa concedere misure alternative,solo ed esclusivamente a coloro che si son resi responsabili dei cosiddetti reati minori;tale provvedimento garantirebbe per ristretti e tutto il personale penitenziario operante,maggior salvaguardia alla salute.

INVITO FORTEMENTE A ROMPERE QUEL SILENZIO STONATO AL FINE DI FAR GIUNGERE NOTIZIE DAL MONDO CARCERARIO.Sarebbe sacrosanto parlarne qualora,il COVID-19,si fosse introdotto negl’Istituti di pena dislocati in tutto territorio nazionale.

Sylvie Lubamba

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