Coronavirus, Porelli: “Il lavoro agile in Comune è diventato la norma”

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“Siamo partiti a tempo di record e a tempo di record siamo andati a regime, reimpostando il lavoro in modo totalmente nuovo, nel rispetto delle norme anticontagio, ma senza interrompere l’attività della macchina comunale”.

Ad un mese dall’entrata in vigore della norma che ha introdotto una serie di misure straordinarie per la tutela della salute dei dipendenti pubblici, e in particolare il lavoro agile da casa, l’assessore alle risorse umane Valeria Porelli fa il punto della situazione: “Ad oggi in media il 75% del personale comunale non è presente in ufficio. Soltanto chi si deve occupare di attività indifferibili sul luogo di lavoro, e in particolare chi sta seguendo la gestione dell’emergenza, viene in ufficio o opera nel territorio, a partire dal personale della polizia locale e dei servizi sociali. Tutti gli altri dipendenti sono a casa, autorizzati al lavoro agile o assenti per ferie o congedo”.

La maggior parte dei dipendenti che svolge il lavoro agile sulla base degli obiettivi indicati dai rispettivi dirigenti, sta utilizzando strumenti informatici di proprietà, come previsto dalle norme adottate per la gestione dell’emergenza.

Per 46 lavoratori che non erano dotati di strumenti adeguati sono stati acquistati altrettanti computer portatili, con uno stanziamento di 23 mila euro.

I servizi informativi comunali, inoltre, hanno individuato e attivato una tecnologia open source per il collegamento in sicurezza di ciascun computer di casa con la corrispondente postazione in ufficio. Il personale dei servizi informativi, inoltre, fornisce assistenza informatica quotidiana da remoto ai colleghi.

Ciò ha consentito ai dipendenti dei diversi settori di continuare ad accedere a programmi e banche dati comunali e, di conseguenza, continuare ad erogare i servizi online, assicurare consulenze ai propri utenti, esperire pratiche ed elaborare progetti.

Sono state inoltre disposte esenzioni dal servizio, secondo quanto reso possibile dal decreto Cura Italia, per 12 dipendenti dell’Istituzione Biblioteca Civica Bertoliana, 15 dipendenti del servizio Attività culturali e museali e 84 dipendenti del servizio Istruzione, sport, partecipazione, per un totale di 111 dipendenti.

“Grazie a questo grande sforzo di tipo organizzativo e alla flessibilità dimostrata dagli stessi dipendenti comunali nell’adattarsi ad un modo completamente nuovo di lavorare – conclude l’assessore Valeria Porelli – rilevo che non solo la gestione dell’emergenza sta procedendo in modo encomiabile, ma anche l’ordinaria amministrazione non si è fermata. E’ un risultato tutt’altro che scontato di cui amministratori e personale devono essere fieri”.

Massima attenzione alla sicurezza, peraltro, viene garantita a quel 25% del personale che deve comunque recarsi in ufficio. I locali sono sottoposti a pulizia quotidiana e a sanificazione periodica, i dipendenti sono stati dotati di mascherina, guanti o gel igienizzante e l’accesso dell’utenza agli uffici è consentito solo su appuntamento per servizi urgenti o con termini di legge indifferibili.