L’amministrazione comunale di Vicenza sta dando immediata attuazione alle disposizioni a tutela della salute dei dipendenti pubblici contenute nel decreto legge Salva Italia, approvato il 17 marzo, in modo particolare per quanto riguarda le misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio.
Quasi il 70 % del personale comunale ad oggi sta lavorando in smart working, oppure è in ferie o in congedo ordinario. Poco più del 30 per cento è in ufficio per svolgere mansioni strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza o dichiarate indifferibili per l’attività dell’ente.
“Il decreto Salva Italia – commenta l’assessore alle risorse umane Valeria Porelli – introduce alcune novità molto importanti sul tema. Ribadisce, innanzitutto, che il lavoro agile costituisce la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, ma supera il termine di vigenza di questa misura fissata nel 25 marzo dal DPCM del 9 marzo e lo estende sino alla cessazione dello stato di emergenza, che ad oggi è individuata alla data del 31 luglio, fatte salve eventuali modifiche”.
Per i dipendenti non assegnati ad attività indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro per i quali non sia oggettivamente attivabile il lavoro agile, vanno utilizzati gli strumenti della fruizione delle ferie pregresse, del congedo, della rotazione e di ogni ulteriore istituto analogo.
“È del tutto evidente – prosegue l’assessore Porelli – che dobbiamo attrezzarci sotto il profilo mentale, organizzativo e strumentale per affrontare una situazione che non ha più una prospettiva di pochi giorni, ma di alcuni mesi. A riguardo dobbiamo sempre tenere presente un concetto fondamentale, ossia che la mancata attivazione del “lavoro agile” deve costituire una soluzione motivatamente eccezionale. Quindi man mano che ci strutturiamo organizzativamente, devono ridursi le attività lavorative ritenute indifferibili e che necessitano della presenza nel luogo di lavoro. In tal senso sto monitorando quotidianamente i numeri delle presenze, con il fine di ridurle e di trasformare le assenze per ferie o congedi in lavoro agile”.
Altra novità fondamentale introdotta dal decreto legge riguarda la previsione che, nei casi in cui per motivi oggettivi non è attivabile il “lavoro facile” e non siano utilizzabili ferie e congedi, è legittimo esentare motivatamente il personale dal servizio, considerando tale esenzione servizio prestato a tutti gli effetti di legge. In altre parole il dipendente sta a casa ma è regolarmente retribuito.
“Nel nostro caso – precisa l’assessore – ci sono situazioni che vanno immediatamente prese in considerazione. Penso ad esempio agli ausiliari della scuola, la cui particolare tipologia di prestazione lavorativa non è compatibile con il lavoro agile”.
“La macchina comunale – conclude Porelli – non è una entità astratta ma è composta di persone che vivono come tutti l’ovvia preoccupazione per la situazione, ma con l’ulteriore responsabilità di dover continuare a garantire i servizi ai cittadini. Un lavoro per il quale voglio ringraziare a nome dell’amministrazione tutto il nostro personale”.