Coronavirus, bollettino del 23 marzo Ulss 8 e Ulss 7: 4 morti, convenzione ambulanze, consegnate 75 mila mascherine

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Coronavirus, situazione alle Ulss 7 e 8
Coronavirus, situazione alle Ulss 7 e 8

Ci sono quattro nuovi decessi per Coronavirus nel vicentino: tre uomini, uno del 1928 di Lusiana morto all’ospedale di Asiago, uno del 1942 di Tezze sul Brenta deceduto a Bassano dove era stato ricoverato il 15 marzo e il terzo spentosi al San Bortolo, era del 1934 e residente a Barbarano. L’unica donna è nata nell’ottobre del 1933 a Valli del Pasubio ed è deceduta a Santorso.

All’Ulss 8 Berica un nuovo paziente è stato dimesso dal reparto di Malattie Infettive e un altro migliora: trasferito dalla rianimazione al reparto di Malattie Infettive. Prosegue l’incremento ancorché a ritmi controllati, dei ricoverati che passano da 71 a 78.

Nell’Ulss 7 Pedemontana, invece, è stata attivata la convenzione con Croce Rossa Italiana, associazione ex Carabinieri di Asiago e Blu Emergency di Marostica per il trasporto in ambulanza di pazienti no covid tra gli ospedali di Santorso e Bassano e le strutture residenziali territoriali, in potenziamento di quella già attiva con cooperativa Antoniana.

Sottoscritti poi contratti di collaborazione con 6 medici, 7 infermieri ed 1 assistente sanitaria attualmente in quiescenza per far fronte all’emergenza. Infine sono stati dimessi i primi 4 pazienti no covid dall’ospedale di Santorso a villa Miari.

In ULSS 8 Berica continuano gli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione destinati al personale sanitario

75 mila mascherine di varia tipologia e circa 8 mila camici in tnt, oltre a diverse centinaia di migliaia di altri pezzi quali sovrascarpe, cuffie e guanti: sono queste le dotazioni arrivate nell’ULSS 8 Berica nell’ultima settimana, e immediatamente distribuite alle diverse strutture sanitarie in funzione delle effettive necessità di approvvigionamento e del livello di rischio per gli operatori sanitari. Numeri che consentono all’ULSS 8 Berica di confermare che ad oggi le forniture di dispositivi di protezione individuale per i propri dipendenti sono alimentate in maniera continua e omogenea e che al momento non si ravvedono situazioni di carenze. In particolare i reparti maggiormente a contatto con i pazienti positivi o potenzialmente positivi – ossia Terapia Intensiva, Malattie Infettive e Pronto Soccorso – hanno sempre avuto a disposizione le attrezzature necessarie. Tra queste, naturalmente, anche le mascherine FFPP2 e FFP3 per le quali si raccomanda un utilizzo appropriato e che non sono necessarie per gli altri reparti. A questo riguardo, la Direzione Sanitaria ha anche provveduto a definire un criterio di suddivisione trasparente – e motivato su basi scientifiche – dei vari DPI tra le diverse Unità Operative.

«La situazione è sotto controllo anche su questo fronte – spiega il Direttore Generale Giovanni Pavesi – grazie ai rifornimenti che ci arrivano con regolarità da Azienda Zero e da alcuni benefattori privati. Fin dall’inizio di questa emergenza sanitaria abbiamo sempre detto che la tutela del nostro personale sanitario era una priorità e questo principio vale a maggior ragione in questa fase dove il livello di attenzione sul tema si è comprensibilmente alzato da parte di tutti».

Un tema sul quale sarebbe importante evitare ogni speculazione: «Purtroppo c’è anche chi sfrutta il momento per ricercare un facile consenso politico, magari immortalandosi mentre fa una donazione di dubbia utilità. Sono tantissimi i vicentini che ci stanno aiutando, aziende e privati cittadini, lontano dai riflettori e seguendo le nostre indicazioni: è a loro che va il nostro ringraziamento».