Coronavirus, buoni spesa da 50 euro per le famiglie in difficoltà

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L’assessore Matteo Tosetto mostra il buono spesa

Buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità: è attraverso questo strumento che il Comune di Vicenza dà un primo immediato aiuto alle famiglie con gravissimi problemi di liquidità causati del Coronavirus. A disposizione ci sono i 585 mila euro in arrivo a Vicenza dallo Stato.

“Ribadisco – dichiara il sindaco Francesco Rucco – che questi soldi non bastano in alcun modo a far fronte alle enormi problematiche economiche scatenate dal virus. Mi aspetto ben altro dallo Stato e dall’Europa. Ma anche stavolta Vicenza non perde tempo. In accordo con Anci, come gran parte degli altri Comuni, diamo il via a un sistema di rapida distribuzione di questi primi fondi a chi ne ha più bisogno. E’ un inizio. E va ad aggiungersi alle iniziative che il grande cuore della nostra città ha già messo autonomamente in moto, dalla raccolta fondi di Vicenza Solidale alla colletta alimentare S.O.S.pesa nei supermercati. A Vicenza nessuno resta solo per colpa del Coronavirus”.

“Con questi fondi – aggiunge il vicesindaco e assessore al sociale Matteo Tosetto – aiutiamo chi oggi non ha nemmeno i soldi per fare la spesa. Per questo ci rivolgiamo a chi è privo di reddito e al 31 marzo può autocertificare una liquidità inferiore a 1.000 euro per ogni maggiorenne presente nel nucleo familiare. Queste persone nei prossimi giorni potranno presentare una richiesta online sul sito www.comune.vicenza.it. Chi non ha internet può telefonare al servizio Vicenza sicura allo 0444 221020 per un aiuto nella compilazione della richiesta. I nostri volontari, che proprio oggi hanno completato la distribuzione porta a porta agli anziani delle mascherine, porteranno i buoni spesa direttamente a casa di chi ne ha fatto richiesta, facendo contestualmente firmare l’autocertificazione”.

Nell’assegnazione dei buoni spesa sarà data priorità ai soggetti non assegnatari di altre misure di sostegno pubblico (RdC, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, RIA, etc.).

Le famiglie aventi diritto fino a 2 membri riceveranno buoni per 100 euro, quelle fino a 4 membri buoni per 200 euro, le famiglie con più di 5 membri buoni fino a 300 euro.

I buoni sono personali, non trasferibili, né cedibili a terzi e non convertibili in denaro contante. Possono essere utilizzati per l’acquisto di alimenti e beni di prima necessità (prodotti essenziali per l’igiene personale e per la pulizia dell’alloggio, prodotti per la prima infanzia, come latte, omogeneizzati, pannolini) solo presso gli esercizi aderenti all’iniziativa.

Vanno infatti utilizzati nei negozi che a loro volta avranno via via aderito, rispondendo a un avviso di imminente pubblicazione su questo sito dove l’elenco sarà costantemente aggiornato.

I commercianti dovranno ritirare il buono ed annullarlo con timbro e firma dell’esercizio.

L’aiuto è una-tantum e sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

L’amministrazione comunale si riserva la facoltà di procedere a controlli – anche a campione – sulla veridicità delle autocertificazione, anche con l’ausilio della guardia di finanza.