La scrivente O.S., come si legge nella nota che pubblichiamo a firma di Maria Teresa Turetta per CUB Vicenza, chiede al sindaco di Vicenza e al prefetto di Vicenza che, nel rispetto delle norme in vigore dalla mezzanotte e delle disposizioni del Ministero dell’Istruzione per l’emergenza da Coronavirus, tutto il personale educativo scolastico, il personale ausiliario e di cucina del comune di Vicenza rimanga a casa fino alla riapertura dei servizi rivolti all’infanzia.
Non è utile alla prevenzione che il governo ha predisposto per tutto il territorio italiano che ci siano nei nidi comunali, nelle scuole e nelle cucine centrali di Vicenza assembramenti di personale che già da più di 10 giorni sta sistemando e programmando le attività per un servizio che – se parte- riaprtirà tra più di un mese. La riapertura prevista per il prossimo 3 aprile, infatti, è a ridosso delle vacanze di pasqua, quindi verosimilmente – anche se la situazione dovesse migliorare- l’apertura effettiva di nidi e materne avverrà il 15 aprile.
La scelta di questa amministrazione di chiamare in servizio il personale del settore educativo scolastico sta mettendo in seria difficoltà i lavoratori, in gran parte donne con figli minori da accudire e/o che provengono da fuori città, costretti a spostarsi per non svolgere di fatto le funzioni per le quali sono state assunti.
Denunciamo anche un uso improprio di personale, che sotto il ricatto occupazionale in quanto precari, sono costretti a svolgere mansioni per le quali non sono stati assunti nè formati nè assicurati.
Maria Teresa Turetta CUB Vicenza
(qui la situazione ora per ora sul Coronavirus, qui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)