Coronavirus e speculazione economica, Codacons: “esposto sui carburanti”. E chiede ai cittadini di monitorare prezzi alimenti

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Caro carburanti dai distributori
Caro carburanti dai distributori

Codacons presenta – annuncia un comunicato del 30 marzo – un esposto alle Procure della Repubblica di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza in merito a possibili speculazioni sui prezzi dei carburanti in regione.

L’emergenza coronavirus ha portato ad un crollo del petrolio, le cui quotazioni hanno oramai raggiunto i livelli minimi da 17 anni attestandosi oggi poco sopra i 20 dollari al barile – spiega il Codacons – Una diminuzione delle quotazioni che dura da settimane, ma che non ha avuto ripercussioni sui prezzi dei carburanti alla pompa: a fronte di un calo del greggio attorno al -60% dall’inizio dell’emergenza, benzina e gasolio sono calati appena del -6%.

I listini della benzina presso i distributori devono calare di almeno 25 centesimi di euro, e c’è margine per una riduzione di 15 centesimi per il gasolio – prosegue l’associazione – Il mancato ribasso rappresenta una possibile speculazione a danno dei consumatori, e pertanto abbiamo deciso di coinvolgere le Procure della Repubblica competenti per il Veneto affinché avviino indagini sul territorio per le possibili fattispecie di aggiotaggio e manovre speculative su merci.

Non solo. Il Codacons avvia anche in Veneto un monitoraggio sui prezzi dei generi alimentari avvalendosi della collaborazione dei cittadini residenti, che saranno contattati dall’associazione per segnalare rincari ingiustificati di frutta, verdura, pane, latte, farina e altri generi di prima necessità.

In caso di speculazioni l’associazione chiederà l’intervento dei Nas.

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