Coronavirus e topi “cinesi”: su sito regione Zaia condanna minacce a Segre, ma non pubblica sue scuse alla Cina. Prove di campagna alla Salvini?

154
Luca Zaia
Luca Zaia

«In riferimento alla scritta “Liliana Segre ai forni”, comparsa nei giorni scorsi sul muro di una palazzina del centro storico di Vicenza, il Governatore Luca Zaia dice: “Siamo davanti ad un tema, quello dell’Olocausto, che rappresenta una delle pagine più vergognose ed orride della nostra umanità… Quelle scritte vanno tolte dal muro e condannate, senza se e senza ma”.

Queste parole ed altre, che qui potete leggere interamente, compaiono sul sito della Regione Veneto a firma del presidente Luca Zaia, che, però, non vi fa pubblicare, o se lo dimentica qualche suo collaboratore, la lettera di scuse che, stando ad alcuni organi di stampa, avrebbe inviato all’Ambasciata cinese a Roma.

La pagina del sito della regina Veneto con la solidarietà alla Senatrice Segre ma non le scuse alla Cina
La pagina del sito della regina Veneto con la solidarietà alla Senatrice Segre ma non le scuse alla Cina

In merito alla sua improvvida esternazione sui cinesi che mangiano topi vivi correlata all’insorgere del coronavirus, Zaia sostanzialmente avrebbe dichiarato: «Quando si sbaglia, si sbaglia. E a nulla valgono giustificazioni basate sulla stanchezza accumulata in questi giorni di grande tensione o sulla frettolosità di esposizione di concetti e di ragionamenti assai più articolati svolti nei giorni precedenti – senza peraltro suscitare polemiche – in molte sedi pubbliche e a molti organi di stampa…».

Ora se è lodevole la lettera di scuse, sia pur intrisa di distinguo e sempre una toppa a una gaffe istituzionale che non ci saremmo aspettati dal presidente del Veneto, non capiamo perché non sia stata pubblicata sul sito ufficiale della regione.

Un altro sintomo di stanchezza o un volersi scusare ma non sull’orgasmo ufficiale della Regione a memoria di… futura campagna elettorale a base giravolte e… streghe straniere alla stregua di un Salvini qualunque?