Coronavirus e voto a distanza, Erik Pretto (Lega): chiediamo lo smart working ai cittadini, va bene anche per noi

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Camera vuota non solo ai tempi del Coronavirus
Camera vuota non solo ai tempi del Coronavirus
In un momento, quello dell’emergenza Coronavirus, in cui si chiede partecipazione ma sembra che ogni decisione sia solo un mezzo per fare propaganda o, in alternativa, polemica abbiamo chiesto a tutti i parlamentari veneti se sono d’accordo o meno e perché con il voto a distanza durante la pandemia Covid 19. I costituzionalisti sono divisi ma il parlamento europeo già adotta questa modalità per cui, essendo alla fine loro stessi che contribuiranno alla decisione, conoscerne l’opinione è il… minimo sindacale.
Erik Umberto Pretto, deputato Lega
Erik Umberto Pretto, deputato Lega

Dopo Silvia Covolo (Lega) e Pierantonio Zanettin (Forza Italia) a prendere posizione è un altro deputato, Erik Umberto Pretto (Lega), già Assessore alla cultura e Consigliere capogruppo nel Comune di Marano Vicentino che inizia dicendo che “In via generale, io ritengo che la Politica dovrebbe in ogni caso adottare tutti gli strumenti che consentano la massima espressione della democrazia, ad ogni livello istituzionale“.

E cioè?
Nel caso specifico, proprio in un momento particolare come il presente in cui tutti i cittadini sono responsabilmente chiamati a modificare le proprie abitudini e a limitare il più possibile gli spostamenti per rendere più agevole la lotta alla diffusione del Coronavirus, io credo che la Politica dovrebbe per prima impiegare quei semplici strumenti che consentirebbero il pieno svolgimento dell’attività parlamentare.
Tradotto?
Sono dunque favorevole all’adozione del voto a distanza, come già avviene in Europa, il che consentirebbe a tutti i parlamentari di svolgere appieno il loro mandato di rappresentanza popolare nonostante le odierne difficoltà legate ai trasporti e all’organizzazione di attività che prevedano la contemporanea presenza di più persone in spazi ristretti. Ricordo infatti che al momento la Camera dei Deputati si sta riunendo e per fare questo sta richiamando a Roma per ragioni di sicurezza solo una parte dei deputati di ogni gruppo, al fine di assicurare la distanza minima durante le riunioni plenarie.
Nessun vulnus alla democrazia con voto a distanza?
Il ricorso ad uno strumento come il voto a distanza consentirebbe a tutti i deputati di partecipare all’attività della Camera, garantendo la piena efficienza della macchina parlamentare nonostante la momentanea emergenza sanitaria.
Per ora tre deputati vicentini su tre che si sono espressi sono a favore dello smart working parlamentare mentre latitano ancora tutti gli altri, a parte l’on. Diego Zardini del Pd, di cui vi faremo conoscere a breve l’opinione, e, in assoluto, i senatori nel dare una risposta: sono in quarantena o in clausura è il loro pensiero?

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