Richard Horton, direttore della prestigiosa rivista scientifica inglese “Lancet”, ha accusato in un’intervista a Repubblica il governo italiano di essere intervenuto con una settimana di ritardo con il lockdown totale, partito l’8 marzo. Secondo Horton, il bilancio italiano di circa 34 mila vittime sarebbe potuto essere meno grave.
«Dall’ultima settimana di gennaio sappiamo della gravità di questa malattia. Il 30 dello stesso mese è arrivata l’allerta generale dell’Oms. Già allora i governi e i loro scienziati non agirono prontamente. Spero non riaccada» ha detto Horton, che non ha risparmiato critiche nemmeno al suo premier Johnson: «Il ritardo di Johnson sul lockdown è costato almeno la metà delle vittime totali nel Regno Unito per Covid-19 (circa 50 mila, n.d.r.). È stato il più catastrofico in Europa».
«Diverse migliaia o anche di più» secondo Horton sono le persone che potevano avere salva la vita in Italia se il lockdown fosse stato anticipato. «Questo è un virus con contagi esponenziali. Un ‘lockdown’ anticipato di una o due settimane può significare fino al 50% di vittime in meno».
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