Coronavirus, Consiglio regionale non ferma i lavori rispettando le distanze. Ciambetti: “rischio contagio da saliva, chiuso bar”

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Consiglio regionale del Veneto
Consiglio regionale del Veneto

Il Consiglio regionale del Veneto non ferma i lavori e si riorganizza per affrontare l’emergenza Coronavirus. Al termine dell’Ufficio di presidenza odierno, il Presidenze del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’operatività dell’assemblea legislativa veneta: “Come tutte le imprese, i musei, le biblioteche e gli esercizi pubblici o aperti al pubblico anche il Consiglio regionale ha adottato le misure previste dalle disposizioni governative in materia di contenimento del contagio da coronavirus”.

“Sin dal 27 febbraio scorso l’Ufficio di Presidenza aveva delegato il segretario generale, dottor Roberto Valente, a prendere ogni misura organizzativa per le finalità di sicurezza dettate dalle disposizioni ministeriali – ha spiegato Ciambetti – autorizzandolo anche ad estendere a tutti i dipendenti del Consiglio le modalità del lavoro agile.  Dopo il decreto del 1 marzo sono state disposte ulteriori limitazioni e indicazioni per l’organizzazione interna, per i lavori delle Commissioni e l’accesso limitato al palazzo da parte del pubblico, prevedendo anche la messa a disposizione di utenti e visitatori di soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.

Dopo la sospensione della seduta consiliare che avrebbe dovuto tenersi oggi, martedì 3 marzo, è stata riorganizzata l’aula consiliare al fine di poter svolgere i lavori consiliari nel pieno rispetto della cosiddetta regola ‘droplet’,  con una distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone per evitare il contagio tramite saliva nebulizzata: in aula potranno sedere a scacchiera 43 consiglieri mentre altri sette consiglieri potranno seguire i lavori nell’adiacente sala collegata in audiovideo.

Il dibattito e le votazioni avverranno dunque nel rispetto delle previsioni regolamentari oltre che delle vigenti norme di sicurezza.  Rammento che già dal 27 febbraio era stata data la disposizione per lo svolgimento a porte chiuse delle sedute consiliari, che saranno comunque aperte ai giornalisti e seguibili  dai cittadini in diretta streaming dal sito del Consiglio”

Il presidente Ciambetti ha poi proseguito: “E’ stata chiusa la saletta del bar del consiglio, giacché non c’erano gli spazi per la somministrazione al tavolo di bevande e altri prodotti, mentre si è proceduto a contingentare l’ingresso alla mensa per i dipendenti  dimezzando sostanzialmente il numero dei posti, come è accaduto alla buvette anche in questo caso rispettando le distanze di sicurezza con la disposizione dei posti a scacchiera. Per quanto riguarda i motoscafi di servizio, non potranno trasportare più di otto persone. Credo che il disagio, che pure esiste, sia stato contenuto permettendo alla nostra istituzione, pur con una serie di ‘paletti’, di lavorare. Va dato atto sia al segretario generale sia a tutto il personale dipendente, oltre ai gruppi e ai consiglieri, della grande disponibilità manifestata permettendo al Consiglio di continuare a svolgere i propri compiti sfruttando anche le opportunità date dal lavoro agile”.