Coronavirus, il deputato vicentino Zanettin chiede al ministro della salute Speranza di imporre a tutti l’utilizzo di mascherine

193
Fila senza cautele contro il coronavirus all'ingresso del tribunale, mentre all'interno i vigilantes indossano le mascherine
Fila senza cautele contro il coronavirus all'ingresso del tribunale, mentre all'interno i vigilantes indossano le mascherine

I ricercatori dell’Università americana Johns Hopkins, scrive nell’interpellanza pubblicata di seguito e rivolta al ministro della Salute Roberto Speranza dal deputato vicentino Pierantonio Zanettin (Forza Italia), in un articolo pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, hanno rilevato che i primi sintomi del coronavirus, a fine incubazione, iniziano in media circa dopo 5,1 giorni dalla prima esposizione al virus-
In pochissimi casi si sono manifestati oltre i due giorni dopo, nella maggior parte dei casi si manifestano dopo undici giorni: il valore medio è dunque stimato intorno ai 5 giorni.

On. Pierantonio Zanettin
On. Pierantonio Zanettin

Gli scienziati della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, continua Zanettin, indicano che il periodo di 14 giorni di quarantena usato per esempio nei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie per individui potenzialmente esposti da coronavirus (qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notiziesull’argomento, ndr) è un “periodo di tempo ragionevole per monitorare gli individui e lo sviluppo della malattia”.
In sostanza due settimane sono quelle necessarie (anche se ci può essere qualche caso extra, che va dunque oltre questo lasso di tempo) per rendersi conto di un possibile contagio.
Conclusivamente, è ormai indubbio che anche i pazienti asintomatici da COVID-19 siano in grado di trasmettere inconsapevolmente il nuovo coronavirus ai loro vicini contatti, provocando un inquinamento virale con le cosiddette “ goccioline di Flügge” che prendono il nome dal professore Carl Georg Friedrich Wilhelm Flügge noto soprattutto per le ricerche sulla diffusione in ambiente dei microrganismi della cavità orale tramite tosse e starnuto.
Le “ goccioline di Flügge” sono micro gocce di saliva (vapore acqueo) in grado di rimanere sospese in aria e di veicolare, dispersi in aerosol, agenti infettivi di malattie come il coronavirus.

Ciò premesso e

  • considerato che il pericolo maggiore dal punto di vista epidemiologico sono soprattutto i soggetti asintomatici che trasmettono inconsapevolmente il coronavirus attraverso le goccioline di Fl ügge e non solo con gli starnuti e i colpi di tosse e che questi soggetti facilmente circolano per motivi di lavoro e/o nonostante l’invito a rimanere nelle proprie case esteso a tutta la popolazione.
  • considerato che l’uso di mascherine o, in mancanza, di foulard o altri mezzi di contenzione respiratori anche banali, può contenere efficacemente la dispersione delle goccioline di Flügge di questi infettati asintomatici riducendo drasticamente quindi la carica virale presente nell’ambiente
Mascherine a protezione della popolazione (foto d'archivio non indicativa del tipo di presidio da utilizzare)
Mascherine a protezione della popolazione (foto d’archivio non indicativa del tipo di presidio da utilizzare)

il sottoscritto on. Pierantonio Zanettin chiede di interpellare il Ministro della Salute per sapere

  • se ritenga di assumere iniziative di propria competenza, anche a carattere legislativo, per imporre l’utilizzo di strumenti di “contenzione” (mascherine o similari) a tutta la popolazione presente sul territorio italiano, quando esce da casa, e non solo ai pazienti sintomatici e a chi li assiste, che necessitano invece di protezioni di alto livello con mascherine filtranti o con scafandri.

Presentatore
on. Pierantonio Zanettin