Coronavirus, il Vescovo si affida alla Madonna di Monte Berico: come nel 1428 per la peste

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Nel 1428 Vicenza si lega indissolubilmente alla “sua” Madonna di Monte Berico. Dopo i ripetuti appelli dal 1426 di Vincenza Pasini, le Autorità civili e religiose della Città si convincono di costruire un luogo di culto la dove la Vergine era apparsa promettendo la cessazione della peste. Il 25 agosto di quell’anno, con la posa della prima pietra del santuario si verificò anche il venir meno del terribile contagio che imperversava.

Preoccupato per l’aggravarsi della situazione sanitaria e sociale anche nei nostri territori, il Vescovo di Vicenza mons. Beniamino Pizziol ha invitato sabato 21 marzo 2020 tutti i fedeli a rinnovare con lui in forma pubblica e solenne l’Atto di affidamento della città e della diocesi di Vicenza alla Madonna di Monte Berico.

Martedì 24 marzo alle 20.30, nei primi vespri della solennità dell’Annunciazione, il Vescovo salirà al Santuario di Monte Berico per elevare, a nome di tutta la Chiesa che è in Vicenza, la preghiera di supplica alla Madre della Misericordia affinché intervenga in favore dell’umanità, aiutandoci a sconfiggere questa pandemia che ci affligge generando angoscia, sofferenze e lutti.

Fin dall’apparizione delle Vergine sul Monte Berico durante l’epidemia di peste del 1426, i vicentini sempre sono tornati a cercare protezione sotto il manto della Madonna, soprattutto nei momenti più tribolati della loro storia: epidemie, carestie, terremoti, guerre…

Una devozione che ha varcato i confini della nostra città, coinvolgendo tutto il Veneto e arrivando, con i nostri emigranti, a far conoscere la Madonna di Monte Berico in tutta Italia e in molti Paesi lontani, dall’Europa alle Americhe.

Nel compiere questo importante atto di affidamento, la Diocesi si impegna, non appena sarà possibile, a realizzare una nuova opera caritativa a servizio delle persone che arrivano da fuori città per assistere ed essere vicini ai propri cari ammalati e hanno bisogno di un luogo in cui poter pernottare e prepararsi i pasti.

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)