Coronavirus, Porelli: “dipendenti comunali lavoreranno da casa”

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Valeria Porelli
Valeria Porelli

Dal call center telefonico dell’urp per le informazioni sul Coronavirus alla gestione dei social network comunali, dalla redazione di bandi di gara al monitoraggio della posta elettronica degli assessorati, dall’attività di catalogazione bibliotecaria al back office dei permessi ZTL, dalla progettazione di opere pubbliche all’istruttoria delle pratiche edilizie e commerciali, il Comune dà ufficialmente il via al lavoro agile disposto per le pubbliche amministrazioni fino al 25 marzo dall’ultimo decreto sull’emergenza sanitaria.

“Coerentemente con le disposizioni dell’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri per l’applicazione dello smart working nei giorni dell’emergenza – dichiara l’assessore alle risorse umane Valeria Porelli – avviamo a tempo di record una modalità di lavoro che ci consente di non interrompere l’attività comunale ordinaria, senza far venire in ufficio i lavoratori, a tutela della loro salute e di quella di tutti i cittadini. Si tratta di un obiettivo che mettiamo a segno grazie ad un intenso lavoro svolto in questi ultimi due giorni dalla direzione generale e dalla dirigenza. Ringrazio i dipendenti che si sono dichiarati disponibili a sperimentare il lavoro agile, consentendoci, peraltro, di raccogliere elementi utili a una riflessione più generale da aprire dopo l’emergenza”.

Per dare il via a questa modalità è stato predisposto un disciplinare che norma l’accesso e lo svolgimento della prestazione.

In queste ore i dipendenti che lavoreranno “da casa” sono chiamati a sottoscrivere con il proprio dirigente un contratto che dettaglia le prestazioni lavorative da svolgere e le strumentazioni da utilizzare.

Da lunedì saranno circa una settantina i dipendenti che cominceranno ad operare con questa modalità, ma sono in corso approfondimenti per ampliare il più possibile il numero dei “lavoratori agili” in grado di collegarsi in sicurezza da casa ad applicativi e banche dati comunali per non rallentare l’attività ordinaria dell’amministrazione, malgrado la straordinarietà del periodo emergenziale.

Fatte salve le attività indifferibili che si dovranno continuare a svolgere in ufficio e quelle strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza, laddove non è stato possibile applicare il lavoro agile è stata promossa la fruizione delle ferie e del congedo ordinario dei dipendenti.