Il presidente del Veneto Luca Zaia è tornato oggi venerdì 16 ottobre a parlare del Coronavirus in conferenza stampa da Marghera. “Il vero problema è rappresentato dal fatto che la sanità viene messa sottosopra” ha detto Zaia. “Ad oggi non siamo in emergenza – ha aggiunto – ma dietro le misure non ci sono Big Pharma o il Grande Fratello, se il virus si diffonde è perché non portiamo la mascherina e con questo virus bastano pochi numeri per mettere in crisi gli ospedali perché si diffonde tanto rapidamente”.
“Nelle prossime ore rinnoverò tutte le ordinanze precedenti che scadono” ha spiegato Zaia. “E non sono misure restrittive – ha precisato – anzi, servono per tenere aperti ristoranti, bar, parrucchieri, rispettando le precauzioni”.
“Questa sera – ha detto ancora Zaia – mi incontrerò con il ministro della Salute Speranza. Se si dovesse arrivare a un lockdown vuol dire che qualcosa è andato storto. Ma sono convinto che qualche aggiustamento sui dispositivi di protezione va fatto. La mascherina non può essere un feticcio. Sono convinto che se la portiamo infettiamo anche di meno con i virus influenzali. Anche quando ci troviamo con gli amici, massima attenzione. Se andiamo a trovare un genitore che non è più conviventi la mascherina è civiltà. È la preghiera che faccio ai Veneti, che mi hanno sempre dato fiducia”.
Zaia ha poi spiegato di non essere contrario a un lockdown chirurgico, come peraltro in Veneto è già avvenuto nel Comelico. La sostanza dei provvedimenti, quindi, del governatore più amato d’Italia, non è diversa da quella del governo Conte visto, per fortuna non da tutti, come dittatoriale e liberticida.
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