In relazione all’articolo pubblicato ieri dal titolo “Coronavirus, il modello Corea di Zaia che non c’è secondo Puppato e la dura accusa di una vicentina contagiata tra Bassano e Santorso“, la Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana, a cui stiamo offrendo in questi giorni la dovuta e massima collaborazione per il bene comune anche filtrando le lamentele e distinguendole per la loro credibilità sulla base di documentazione e/o controllo delle fonti e non inseguendo polemiche sterili se non dannose di "mani che lanciano la pietra per poi nascondersi", ci ha informato cortesemente di aver "effettuato tutte le ricerche possibili all’interno dei database aziendali con i pochi elementi forniti".
"Purtroppo - ci viene aggiunto con una mail e poi con tre Pec identiche in nove minuti- non è stato possibile risalire alle generalità delle persone coinvolte nei casi descritti. Inoltre il racconto fatto risulta anomalo su più aspetti rispetto all’organizzazione adottata da questa azienda socio-sanitaria. Per tali ragioni, la Direzione dell’ULSS 7 Pedemontana chiede pubblicamente che Le vengano fornite - in forma riservata - le generalità dei due pazienti, al fine di poter effettuare le appropriate verifiche".
Ribadito che il problema segnalato dalla paziente Coronavirus per conto anche del marito ci è risultato e ci risulta reale non possiamo, per ovvi motivi di riservatezza, che sollecitare la sensibilità di Laura Puppato nei limiti di quanto le sarà possibile fare ma, soprattutto, per puntare a risolvere i problemi e, quando scoppiati, come in questo caso, per acquisire tutte le informazioni utili a non farli scoppiare di nuovo.
Una domanda, però, ci permettiamo di farla noi: perché i cittadini non si rivolgono direttamente alle istituzioni e agli organi tecnici attivi ma a sia pur sensibili portavoce? Non hanno fiducia o, peggio, hanno timore di ritorsioni come il "medico coraggioso solo in privato" che puntava il dito contro il malfunzionamento di Santorso salvo poi chiedere di togliere il suo nome?
Non è necessario ma indispensabile di fronte al dramma che stiamo vivendo che istituzioni e organi tecnici attivi diano e, prima ancora, si diano una risposta chiara al quesito, invece che cavalcare l'onda del consenso (e della critica altrui) a tutti i costi, come, ad esempio, Zaia che era contro le zone rosse a giorni alterni e con virologi alla Burioni che, dopo aver negato il problema Covid 19, poi si esibisce in mille ospitate tv e pubblica un libro il cui incasso non ci sembra devoluto alla ricerca o agli operatori al fronte.
Se non arriverà dopo la risposta o, anche in sua assenza pubblica, una virata netta che porti a "fare" piuttosto che a "mostrare", è impossibile sperare che non arrivino reazioni come quella che vi riportiamo a mo' di esempio: "Gentili Onorevole e Redazione, alla coppia dell'Alto Vicentino contagiata auguro veramente di cuore i migliori auspici di pronta guarigione, perché personalmente soffro per ognuna delle persone colpite e piango ogni giorno per ogni vittima che si aggiunge ad una drammatica lista che quotidianamente viene aggiornata, guarigione che altresì in provincia di Brescia o di Bergamo avrebbe percentuali inferiori di esito positivo. Ai politici in generale vorrei invece per l'ennesima volta fare un invito: fate politica, non polemica. Sembra che il fare politica sia ridotto a polemizzare, strumentalizzare (quello ha detto questo, gne, gne .... quell'altro ha fatto quest'altro, gne, gne, gne ..... pissi, pissi, bao, bao ...... desso ghe scrivo mi 'na lettera al giornale, ghe fasso vedare mi, e vai cosí che è una figata). Con sommo dispiacere per l'accaduto ma che, ripeto, in altre regioni d'Italia, dati in tempo reale, potrebbe finire diversamente, mi trovo ogni giorno a piangere i nostri compatrioti Lombardi, Piemontesi, Emiliani che non hanno forse avuto la possibilità di essere curati in una struttura sanitaria del Veneto. Numeri alla mano. I miei più sinceri saluti, fino alla fine. Marco Preto".
Tutto vero, salvo che non si risolve il problema dell'emergenza mondiale del Coronavirus elencando i migliori, tra i quali la Lega esibiva anche la Lombardia ereditata da Formigoni, e, per giunta, inserendo tra i peggiori quell'Emilia Romagna il cui presidente, in Veneto e Lombardia amano farsi chiamare con l'inesistente qualifica di Governatore, ci risulta parli poco ma operi, e abbia operato in passato, molto per la sanità pubblica e molto meno per quella privata.
Dati alla mano, caro Marco, ma con pochi microfoni maneggiati in ogni occasione dai... governatori e dai loro assessori che dovrebbero lavorare per le loro competenze evitando il più possibile i riflettori e seguendo, invece, il modello nazionale, quello della conferenza stampa quotidiana della Protezione civile in cui a parlare dei dati e dei comportamenti da tenere per combattere il Coronavirus sono i tecnici, magari quelli che non passano il tempi soprattutto in studi televisivi e, comunque, un po' meno autorefereziali degli scrittori boriosi (o burloni, fate voi) alla... Burioni.
#iorestoaacasa tanto viene #vicenzapiuacasamia
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