La Regione Lombardia ha avanzato nella giornata di oggi delle proposte ulteriormente restrittive per affrontare l’emergenza sanitaria in corso, che prevendono sostanzialmente la chiusura di tutte le attività non di pubblica utilità, ad eccezione delle imprese manifatturiere. Su queste misure, e sull’ipotesi di applicarle anche in Veneto, il presidente di Apindustria Vicenza Flavio Lorenzin esprime un parere sostanzialmente favorevole: «Al centro dell’impegno di tutti deve esserci la tutela della salute pubblica. Per questo motivo non possiamo che condividere le proposte avanzate oggi dalla Regione Lombardia. Allo stesso tempo, come Associazione concordiamo anche sul tentativo di mantenere comunque aperte le attività manifatturiere BtoB. Questo anche considerando che generalmente si tratta di attività nelle quali gli addetti alla produzione lavorano su spazi ampi e che non prevedono un interscambio continuo con persone esterne all’azienda».
Allo stesso tempo, però, Apindustria Confimi Vicenza è pronta a sostenere anche misure più drastiche, se saranno necessarie: «Se questi provvedimenti, una volta entrati in vigore, dovessero comunque dimostrarsi insufficienti, sarà inevitabile valutare la chiusura anche delle attività produttive. A questo riguardo, auspichiamo solo che non si tratti di un provvedimento indiscriminato, ma basato sulle condizioni di lavoro e quindi sui livelli di possibile esposizione nelle singole aziende. E alle imprese voglio lanciare un appello: occorre prepararsi fin d’ora all’ipotesi peggiore, quella di una chiusura temporanea anche per le attività produttive, poiché se dovesse accadere non potrà esserci grande preavviso. È opportuno quindi iniziare fin d’ora a organizzarci per questa circostanza, sperando di non arrivarci».