Coronavirus, mascherine “Made in Veneto”: due milioni donate alla Regione e distribuite da Protezione Civile nei supermercati

239
Il
Il "dono" delle mascherine con Zaia, Franceschi (stampatore di Henry Potter), Lanzarin e Bottacin

Tra pochissimo, le finora introvabili mascherine per la protezione della gente comune dal coronavirus, potrebbero non essere più così inarrivabili. Si tratta di una mascherina dall’aspetto inedito, realizzata con un “tessuto non tessuto”, consistente, morbida, resistente all’umidità, a elevata capacità di barriera, facile da indossare anche per gli anziani, utilissima per la protezione delle persone (circa l’80% del totale) nell’ambito della vita quotidiana che ora sarà distribuita da Protezione Civile e Volontari in confezioni da 10 a 20 pezzi in punti particolarmente adatti a creare un’osmosi di diffusione su tutto il territorio, per esempio fuori dagli ospedali ai visitatori che vi arrivano privi di protezione, nei supermercati e nella rete commerciale ancora aperta.

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e di Fabio Franceschi, titolare di Grafica Veneta Spa, azienda leader mondiale nelle soluzioni avanzate per la stampa che, in costante contatto con la Regione e i suoi esperti, hanno sperimentato la realizzazione di una mascherina, che ha tutte le caratteristiche per fornire un’ottima protezione per circa l’80% della popolazione, ad esclusione dell’uso prettamente sanitario e chirurgico.

Quella che Zaia ha definito “la soluzione alla veneta per un problema cruciale in tutta Italia” è stata presentata oggi, nel corso del consueto appuntamento dall’Unità di Crisi della Regione Veneto a Marghera per fare il punto della situazione, dallo Stesso Governatore e dall’imprenditore padovano, che ha deciso di riconvertire una delle sue linee di produzione alla realizzazione di un innovativo dispositivo di protezione individuale (DPI). Zaia, come in ogni occasione in questa emergenza, era affiancato dagli Assessori Manuela Lanzarin (Sanità) e Giampaolo Bottacin (Protezione Civile)

La potenzialità produttiva della mascherina presentata oggi è di 500-700 mila pezzi al giorno (800 mila ne sono già state prodotte) ma, “in circa dieci giorni – ha detto Franceschi – siamo in grado di arrivare a 1,5 milioni al giorno”. Franceschi ha anche annunciato che due milioni di pezzi saranno regalati alla Regione Veneto per gli usi più opportuni.

“Con questa sua straordinaria generosità, e altrettanta capacità di innovazione di processo e di prodotto – ha detto Zaia ringraziando Franceschi – Grafica Veneta entrerà nella storia. Anche di più che per essere la stampatrice dei romanzi di Harry Potter. Il suo dono di due milioni di mascherine è di vitale importanza ma, se necessario, ne prenderemo tutte quelle che serviranno, pagandole, com’è giusto che sia”.

Per giungere al risultato di oggi, Grafica Veneta, nel corso della sperimentazione, ha prodotto circa 500 mila mascherine che, essendo il risultato di un work in progress, sono poi state eliminate.

(qui la situazione ora per ora sul Coronavirusqui tutte le nostre notizie sull’argomento, ndr)