Coronavirus, monitoraggio dei casi nella fase 2: bassa criticità di positivi. Gianni Rezza: “ma virus continua a circolare”

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Il Ministero della Salute ha reso noto ieri il report del monitoraggio dei casi di Coronavirus in Italia con l’analisi dei dati relativa al periodo 1-7 giugno, cioè per quei casi notificati che hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero tra la prima e la seconda fase di riapertura (tra l’11 e il 25 maggio 2020).

Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità, commenta (video sopra) Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria: “l’incidenza è in diminuzione pressoché in tutte le regioni. L’RT è al di sotto di 1 in tutte le aree del Paese. Naturalmente il virus continua a circolare ed è bene che si mantengano comportamenti adeguati di distanziamento sociale per ridurre al minimo la velocità di circolazione del virus“.

Si osserva una generale diminuzione nel numero di casi ed una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Persistono, in alcune realtà regionali, un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevati seppur in diminuzione. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante.

È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti.

Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche.


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