Un’ordinanza (qui documento originale) ricevuta anche in Veneto l’11 febbraio dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli in tema di “Ulteriori interventi urgenti di Protezione Civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” dispone per gli studenti di ogni ordine e grado di ritorno dalle aree a rischio contagio dal Coronavirus misure di sorveglianza dalle Ulss sanitarie locali o che si sottopongano a quarantena volontaria nella propria abitazione.
Il Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza già sabato 8 febbraio aveva diramato un aggiornamento alla circolare del primo febbraio sul Coronavirus per la gestione degli studenti rientrati dalla Cina scrivendo che “Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, in uno spirito di massima precauzione, il Dipartimento favorisce una permanenza volontaria fiduciaria a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina”.
