Nessun aumento della tassa rifiuti, sconto del 25% sulla quota variabile per le utenze non domestiche rimaste chiuse durante il lockdown e agevolazioni sull’Imu 2020 per le categorie più colpite, per un importo complessivo di 1 milione e 350 mila euro. Questa mattina la giunta comunale ha licenziato un pacchetto di importanti misure a sostegno delle realtà travolte dall’emergenza Coronavirus.
“Fin dai mesi scorsi – dichiara il sindaco – ci siamo attivati con l’assessore al bilancio e il consigliere di Forza Italia del gruppo di lavoro impegnato nella definizione delle misure di sostegno post Covid per mettere in campo tutte le opportunità a nostra disposizione. Le nostre delibere in materia, in particolare quella della Tari, stanno facendo scuola e molti Comuni capoluogo le stanno prendendo a modello. Con queste manovre introduciamo tempestivamente nuovi significativi sconti che, complessivamente, ammontano 1 milione e 350 mila euro, finanziati con parte dei fondi che lo Stato ci ha trasferito per l’emergenza Covid 19. Ciò, peraltro, ci permette di preservare il nostro fondo di solidarietà, che attualmente ammonta a 2 milioni e 200 mila euro, ma che potremo ulteriormente incrementare per iniziative a favore delle famiglie e delle imprese più colpite dalla pandemia”.
Questa mattina, dunque, la giunta ha innanzitutto dato il via libera alla delibera consiliare sul Piano finanziario 2020 del servizio di igiene urbana, ridefinendo le tariffe della tassa sui rifiuti (Tari) secondo un nuovo metodo di calcolo previsto dalla legge. L’operazione non si tradurrà in alcun aumento per i contribuenti, anzi vi sarà pure un lieve risparmio. Inoltre l’approvazione del piano da parte del consiglio comunale entro il 30 settembre (la norma permetteva, in alternativa, di confermare le tariffe 2019, spostando al 2021 l’introduzione del nuovo metodo di calcolo) consentirà una migliore gestione dell’intero servizio.
La giunta ha inoltre licenziato la delibera consiliare con cui si determinano i destinatari e l’esatto ammontare dell’annunciato sconto del 25% su base annua della quota variabile della Tari.
L’amministrazione ha operato in ottemperanza a una delibera di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che il 7 maggio scorso ha introdotto alcune misure urgenti a tutela delle utenze non domestiche maggiormente colpite dal lockdown. Tale delibera riconosceva riduzioni tariffarie alle attività identificabili con i codici Ateco sottoposti a sospensione e non secondo le categorie a cui fa ordinariamente riferimento la Tari. In questi mesi gli uffici comunali e di Aim Ambiente hanno identificato tali attività, distinguendo quelle rimaste chiuse per tutto il periodo di lockdown, a cui sarà riconosciuto lo sconto del 25%, da quelle riaperte prima, ovvero gli autosaloni, i negozi di abbigliamento per bambini, le librerie e la cartoleria, che avranno uno sconto tra il 14 e il 18%.
L’operazione, del valore di 1 milione e 149.767 euro, poteva gravare sulle tariffe del 2021 o trovare copertura nel bilancio comunale 2020. L’amministrazione ha scelto questa seconda opzione, senza intaccare i 2 milioni e 200 mila euro del fondo di solidarietà.
Dopo il voto del consiglio comunale, previsto a settembre, sarà Aim Ambiente ad informare i contribuenti destinatari dello sconto, inviando a ciascuno le relative bollette.
Oggi, infine, la giunta comunale ha dato il via libera alle nuove aliquote Imu per l’anno 2020, proponendo al consiglio comunale tutte le agevolazioni pregresse e specifiche misure post Covid.
“In questo momento di crisi – ha detto il consigliere di Forza Italia del gruppo di lavoro impegnato nella definizione delle misure di sostegno post Covid – abbiamo ridotto di 200 mila euro il gettito dell’Imu a favore soprattutto di bar, ristoranti, negozi e laboratori artigiani, duramente colpiti dalla pandemia, in aggiunta alle altre agevolazioni già previste e tutte confermate”.
In particolare, rispetto all’aliquota ordinaria dell’1,06%, avranno un’aliquota dello 0,76% i proprietari di negozi, bar, ristoranti e laboratori artigianali. La riduzione scatterà sia nel caso in cui i proprietari siano i diretti gestori dell’attività, sia in caso di affitto a terzi, purché venga applicato a questi ultimi uno sconto sul canone almeno equivalente alla riduzione dell’Imu che, su base annua, potrà valere in media 300 euro.
Vengono confermate, inoltre, l’aliquota allo 0,84% per i negozi , bar, ristoranti e laboratori artigianali sfitti da almeno 6 mesi e riaffittati, l’aliquota allo 0,48% per le abitazioni concesse in comodato gratuito o con contratto concordatario, quella allo 0,10% per i fabbricati rurali.
Con precedente deliberazione era già stato fissato il differimento del versamento dell’imposta in un’unica rata al 16 dicembre.