Coronavirus, si potrà pagare Imu e Tasi in una sola rata a fine anno

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Rucco e Zocca

Una nuova importante decisione è stata presa dalla giunta comunale questa mattina per far fronte all’emergenza Coronavirus: l’acconto di Imu e Tasi in scadenza il 16 giugno potrà essere versato al Comune insieme al saldo del 16 dicembre.

La misura potrà essere adottata grazie a una modifica del regolamento dell’Imu che, una volta approvato dal consiglio comunale, consentirà al Comune di Vicenza, primo in Italia, di differire i termini di pagamento in presenza di misure straordinarie come questa della pandemia.

“Noi ce la stiamo mettendo tutta – dichiara il sindaco Francesco Rucco – per dare respiro ai cittadini e alle imprese che vogliono ripartire. Questa operazione ci consente di lasciare decidere ai contribuenti se versare subito l’acconto o pagare per intero a fine anno Imu e Tasi che portano complessivamente nelle casse comunali 26 milioni di euro. Mi auguro che anche lo Stato faccia presto la sua parte, erogando tutte le risorse necessarie alla ripartenza”.

“Grazie alla solidità dell’avanzo di cassa comunale che può contare su una liquidità di 50 milioni di euro – aggiunge il consigliere comunale Marco Zocca – consentiamo a chi ha urgenze familiari o aziendali di utilizzare le proprie attuali risorse in altro modo e pagare le imposte comunali sugli immobili a fine anno. Insieme alle decisioni già prese sull’imposta di pubblicità, su quella di soggiorno, sui contributi di costruzione, sulla Cosap, in tempi brevissimi stiamo mettendo in piedi anche questa iniziativa straordinaria. Abbiamo di fatto trasformato il Comune in una sorta di banca che lascia i soldi nelle tasche dei cittadini provati dall’emergenza”.

La modifica al regolamento comunale prevede che la giunta possa differire il termine ordinario di pagamento di Imu e Tasi in presenza di situazioni particolari come calamità naturali, gravi emergenze sanitarie o eventi di natura straordinaria,

Il differimento non può essere applicato alla quota di Imu riservata allo Stato dei fabbricati di categoria D, come le fabbriche.

Resta ovviamente salva la possibilità di pagare l’acconto entro il 16 giugno, per un importo pari al 50% di quanto versato complessivamente nel 2019.