Dopo avervi proposto una poesia ispirata dalla quarantena e dal lockdown, oggi ve ne proponiamo una ispirata dalla Fase 2 di convivenza con il virus.
Gregge senza padrone
vaga con cani minacciosi
di morsi a puzzolenti deretani
(grati per prossimi effimeri vergati consensi)
come gli indifferenti muli
con gli altrui carichi accessori
ergono soddisfatti dai lanosi posteriori
Erranti in vacanti pascoli
per insulsi nutrimenti
produttori di sterco apprezzato da parassiti
e futuro trasformato alimento
per nuove moltitudini incapaci di qualcos’altro
se non per l’attesa di una mortale immunità.
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