Coronavirus, Zaia: «Facciamo squadra per proteggere i più deboli»

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Luca Zaia
Luca Zaia

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook per esternare alcune considerazioni sulla diffusione del coronavirus in Veneto. Zaia innanzitutto ha ringraziato gli «angeli col camice», cioè medici e infermieri che rischiano la propria salute per aiutare gli altri. Poi il governatore leghista ha parlato direttamente del virus: «ci siamo dentro, ci tocca da vicino. Ha una bassa mortalità, ma un’alta contagiosità. L’impegno di tutti, civile, pubblico, è di far squadra per evitare l’estensione del contagio. Se il contagio si estende agli anziani, soprattutto quelli che hanno una salute cagionevole, o anche un bambino, se immunodepresso, o altre persone con patologie gravi» queste persone sono quelle che rischiano di più, ha sottolineato Zaia.

«A questo punto noi siamo chiamati a una grande responsabilità, a un’azione collettiva, di solidarietà e civiltà – ha aggiunto il presidente – . Dall’altro è inutile parlare del decreto, lo sapete tutti che c’è, potrei parlare di coerenza o incoerenza, ma quello che voglio dire è che sostanzialmente le indicazioni da dare e da osservare per ognuno di noi è quella di non andare in luoghi affollati, di mantenere le distanze di sicurezza, ognuno di noi quando parla emette un vapore acqueo che viene inalato da altre persone. Da qui il famoso droplet, cioè la distanza di un metro quando si parla con le persone. Poi lavarsi spesso le mani, starnutire e tossire nel gomito. Questa per noi è una chiamata di popolo, di civiltà e di responsabilità nei confronti di quelle persone che non possono permettersi di essere contagiati dal coronavirus. Niente panico, niente paura, niente angoscie. Il Veneto sarà sicuramente in grado di superare anche quest’emergenza ed essere più bello di prima».

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