Corruzione, l’assessore alla trasparenza Isabella Dotto: ?un male da estirpare?

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Ha scelto un giovedì di affollato e rumoroso mercato estivo in piazza dei Signori, il nuovo assessore alla trasparenza del Comune di Vicenza, Isabella Dotto: ?quando c’è silenzio sul tema trasparenza nella pubblica amministrazione c’è qualcosa che non va: negli anni scorsi non sono stati fatti i controlli?. Non nasconde la sua preoccupazione l’assessore, facendo sue quelle parole del nuovo procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, alla guida anche della Direzione distrettuale antimafia, che ha parlato del Veneto come ?una grande lavatrice della mafia?, specificando anche che la ?crisi delle banche venete apre spazi pericolosi?. 

E a Vicenza l’impatto è ancora oggi devastante dopo il crac della Popolare:

?La politica deve assumersi le sue responsabilità – puntualizza Dotto – la corruzione è un male da estirpare, noi dobbiamo dare un supporto alla magistratura?.

Ma quale sarà l’aspetto fondamentale nel programma del suo assessorato, istituito per la prima volta a Vicenza, ma già presente in diverse altre città venete:

?Gli occhi sono puntati sul settore gare, appalti e contratti, dobbiamo ridurre l’affidamento diretto, troppo utilizzato finora, deve diventare un’eccezione?.

A gennaio 2018 è stato approvato dalla precedente giunta il ?Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza ed Integrita’ 2018-2020? (clicca qui per il documento ufficiale), che l’assessore Dotto tiene tra le mani:

?Per ora non abbiamo riscontrato criticità, ma abbiamo iniziato da poco?, ci spiega in conclusione, mentre notiamo la sua somiglianza con l’attrice di Hollywood Michelle Pfeiffer, protagonista tra l’altro nel 1983 del film Scarface che con il mondo della malavita aveva a che fare.

Un mondo estremamente delicato, che storicamente anche in quello della politica tende a infiltrarsi facilmente. 

 

Di seguito maggiori dettagli dal Comune:

Controlli interni sulla qualità dei servizi alla voce controllo di gestione, per accertarsi che non ci sia spreco di denaro pubblico, ma anche e soprattutto riduzione degli affidamenti diretti alla voce anticorruzione, per garantire imparzialità e legalità nell’operato del Comune. Sono i principali obiettivi del mandato amministrativo 2018-2023 per Isabella Dotto, cui il nuovo sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, ha affidato lo scorso 23 giugno l’assessorato alla trasparenza, con deleghe in materia di affari legali, patrimonio, contratti, trasparenza amministrativa, prevenzione della corruzione e protezione dei dati personali.

?Bene ha fatto il sindaco a istituire per la prima volta a Vicenza uno specifico assessorato alla trasparenza ? ha dichiarato Dotto, che non a caso ha scelto di illustrare le linee programmatiche di governo che la riguardano proprio da piazza dei Signori, nel giorno di mercato, tra la gente -. Perchè non pensiamo che in Veneto non ci siano criticità, solo perchè non se ne parla. Ricordo solo che di recente il procuratore capo della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi ha dichiarato che l’emergenza nella nostra regione non è tanto la microcriminalità, ma piuttosto le infiltrazioni mafiose. Ecco, di fronte ad una tale affermazione, ritengo doveroso che la politica si interroghi e affronti la questione. L’Italia è uno dei Paesi più corrotti al mondo, in compagnia con Paesi come il Ruanda. Pertanto la pubblica amministrazione deve non solo supportare l’attività della magistratura in caso di indagini, ma anche effettuare controlli per capire se ci sono al proprio interno situazioni di illegittimità e di illegalità, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione?.

Tra questi strumenti quello principale per l’assessore Dotto sarà il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza: un documento che tutte le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad adottare ogni anno e che nel Comune di Vicenza viene redatto dal segretario generale, in qualità di responsabile della prevenzione della corruzione, con l’obiettivo di prevedere specifici provvedimenti e comportamenti, nonché di monitorare modalità e tempi dei procedimenti, in particolar modo quelli che comportano l?emissione di atti autorizzativi o concessori, la gestione di procedure di gara e di concorso, l?assegnazione di contributi e sovvenzioni.

?Una delle aree più a rischio corruzione ? ha dichiarato l’assessore Dotto – è senz’altro quella degli appalti e dei contratti, a causa degli affidamenti diretti senza gara. L’obiettivo è che diventino un’eccezione, che va peraltro ampiamente giustificata. Invece in Italia si assiste ad un abuso. Questo è l’indirizzo che in quanto assessore alla trasparenza ho assegnato al segretario generale, che invece si occuperà dell’esecuzione dei controlli e dei monitoraggi, inducendo i dirigenti di tutti i settori ad un ricorso parsimonioso a questo strumento, anche attraverso una formazione specifica. Vigileremo inoltre sui contratti, perchè non ci siano variazioni in corso d’opera o prezzi al rialzo o al ribasso. Ancora controlleremo le spese sostenute dal Comune per le consulenze nel settore del contenzioso e abbiamo già chiesto un report sull’attività degli ultimi cinque anni per capire quante volte in concreto il Comune ha vinto le cause, quante invece ha perso. Ci siamo insomma già messi al lavoro e qualora emergessero criticità o situazioni di illegittimità, sarà nostro compito segnalarle all’autorità giudiziaria competente?.