I risultati del questionario – è scritto in un comunicato di Coalizione Civica* – sbandierati dal Sindaco per avvalorare la decisione (preconcetta) di riportare le auto in Corso Fogazzaro, non hanno alcun fondamento scientifico e si basano unicamente sulla percezione dei commercianti – peraltro divisi sugli esiti della verifica – ciò nonostante Rucco accusa gli oppositori di immaturità e pregiudizio ideologico. Il che ricorda molto la storiella del bue che diede del cornuto all’asino.
Che la sperimentazione fosse solo un diversivo, un espediente per guadagnare tempo e rendere meno doloroso il cambio di marcia lo si era capito fin dall’inizio, tanto più che nessuna delle promesse fatte per rivitalizzare quella parte di città sono state mantenute, a partire dall’ipotesi di un collegamento diretto con il Park Fogazzaro, sfrontatamente riproposta ieri in conferenza stampa.
Persino quei pochi dati disponibili vengono manipolati ai fini della propaganda: si è parlato di apprezzamento da parte della clientela, ma in pochi mesi i favorevoli sono scesi dal 42 al 36% e i contrari sono aumentati dal 40 al 44%; del tutto aleatorio è l’andamento del volume d’affari non essendovi alcuna pezza giustificativa; quanto alle auto si occulta il dato più importante, che lo si giudichi tanto o poco, la maggior parte del traffico è solo di attraversamento, stima confermata dai ticket per la sosta che sono in media di 6 al giorno.
Al Sindaco, che parla di vergognosa strumentalizzazione, rispondiamo che di riprovevole c’è solo la sua cocciutaggine, oltre all’arroganza con cui si è tentato di liquidare la protesta dei residenti e di tutti coloro che, anche all’interno della sua stessa maggioranza, hanno espresso una qualche forma di civile dissenso.
*Ciro Asproso
Leonardo Nicolai
Mariangela Santini
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