Corso Fogazzaro, Rolando: “2mila firme per la petizione no auto”

252
lenzuolata di protesta corso Fogazzaro
Giovanni Rolando, consigliere comunale del Pd e della Quinta commissione consiliare permanente “Servizi per la Popolazione- Sociale Sanità” ha presentato e protocollato, Pr. n. 30817/2019,  una lettera al presidente del consiglio comunale con la quale chiede di poter fare una comunicazione all’assemblea dei consiglieri, in occasione del prossimo consiglio, sulla annunciata sperimentazione, anticipata dal sindaco, del ritorno auto in corso Fogazzaro per il tratto da via G. Busato a Contrà Cantarane. Area del centro storico di Vicenza da anni stabilita come ZTL secondo disposizioni della precedente Amministrazione.
Ciò al fine di offrire alla città, insieme alle considerazioni di tutti i consiglieri, sindaco e assessori,  la totale trasparenza  su un tema che coinvolge da settimane l’opinione pubblica non solo di Vicenza, i residenti, commercianti, il mondo dell’associazionismo, categorie economiche, forze politiche e del civismo.
Anche in considerazione delle numerose firme, oltre duemila, di cittadini poste in calce ad una Petizione popolare “No auto  in C.so Fogazzaro”; della mobilitazione di cittadini residenti con esposizione di teli alle finestre e balconi; del sondaggio reso pubblico dalla Confesercenti di Vicenza secondo il quale il 94% è contrario al ritorno delle automobili in Corso Fogazzaro.
Rolando si rivolge allo stesso tempo al presidente del consiglio per ottenere copia della deliberazione di giunta, o altro provvedimento ufficiale, adottato dal sindaco e/o assessorato preposto e/o dirigente,  sulle modalità di installazione nuove apparecchiature e segnaletica orizzontale e verticale per effettuare la sperimentazione in questione, utilizzo di personale di polizia urbana richiesti, tempistica di inizio/termine della stessa, criteri da adottarsi per una comparazione, pre e post sperimentazione,  valutazione dei risultati in riferimento ad inquinamento atmosferico e acustico, benessere dei cittadini.
Oltre a rendere pubblici i costi  preventivati da sostenere dalle casse comunali per detta operazione. E quali siano i reali obiettivi e concreti che la Amministrazione si prefigge.