Corteo a Vicenza per lo sciopero dei sindacati di base: “Salvini e Di Maio a lavorare!”

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Lo sciopero generale dei sindacati Usi, Cub, Sgb e Sial Cobas in tutta Italia ha visto una manifestazione con corteo anche a Vicenza. Partito dalla stazione si è fermato lanciando slogan in centro storico davanti alla sede del governo, la Prefettura. Poi risalendo per piazza Biade e corso Palladio ha raggiunto il Municipio, con gli addetti all’ingresso del civico 98 di Palazzo Trissino a serrare lestamente il cancello. “Salvini e Di Maio a lavorare!”, “No razzismo, no fascismo!”, “Uno tocca tutti!” gli slogan più scanditi dai manifestanti. Tanta polizia e vigili urbani.

Di seguito il testo del messaggio lanciato da Cub Vicenza: 

“L’attuale Governo sta smentendo tutto quanto promesso in campagna elettorale: non ha cancellato la riforma Fornero, non ha ripristinato l’art. 18 contro i licenziamenti senza giusta causa, non ha stanziato un euro per il rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti. Il Governo vuole fare cassa con i soldi dei dipendenti pubblici in perfetta continuità con il passato; non si rimuovono i tetti di spesa del personale, non vengono previste assunzioni di massa nella pubblica amministrazione, a gennaio 2019 perderemo anche l’elemento perequativo ossia quei 20 euro mensili che il recente contratto ha riconosciuto ai lavoratori, in particolare a quelli delle categorie più basse.

La manovra economica si dimentica dei lavoratori pubblici e dei loro stipendi, lesina fondi alla manutenzione del territorio, non ferma le grandi opere inutili come la TAV e la TAP quando invece mancano risorse per soccorrere i territori colpiti da devastazioni ambientali.

Non si cancella la Riforma Del Rio che aveva distrutto le Province, non si restituisce dignità al lavoro pubblico, anzi si persevera nella politica contro i furbetti del cartellino obbligando tutti i dipendenti alla rilevazione biometrica per andare a lavorare, sostituendo il vecchio badge. E’ una manovra contro i lavoratori pubblici perchè persevera nella distrazione di massa di colpire il cosiddetto furbetto del cartellino, ma non prevede risorse e finanziamenti per scuola, sanità, istruzione e enti locali.

Il 26 ottobre noi scioperiamo contro tutto questo: non esistono governi amici dei lavoratori, la CUB scende in piazza per riconquistare diritti e dignità per tutti i lavoratori !

La CUB di Vicenza partecipa alla manifestazione organizzata a Torino a fianco dei movimenti No TAV”.