La mobilitazione si è svolta per sollecitare la Regione a bonificare l’area Miteni, alla vigilia del processo che vedrà il Comune di Sarego costituirsi parte civile
C’era anche una delegazione di cittadini di Sarego tra le circa 700 persone che domenica 20 ottobre hanno preso parte a Venezia al “Corteo No Pfas”, organizzato dalla “Mamme No Pfas” con l’adesione di tutti gli altri gruppi ambientalisti del territorio per sollecitare la Regione Veneto a procedere con la bonifica del sito dell’azienda chimica Miteni di Trissino.
La mobilitazione si è svolta alla vigilia dell’udienza preliminare del 21 ottobre, poi rinviata all’11 novembre causa lo sciopero degli avvocati proclamato dall’Unione delle Camere Penali, del processo al Tribunale di Vicenza che vede imputati i vertici della Miteni e delle società proprietarie e controllanti, imputati a vario titolo e in concorso tra loro per reati correlati all’avvelenamento delle acque a seguito della vicenda Pfas. Un processo nel quale il Comune di Sarego, che è stato tra i maggiormente colpiti dall’inquinamento al punto da essere inserito nella cosiddetta “area rossa” dell’emergenza, si costituirà parte civile assieme agli altri componenti del Coordinamento dei Comuni contro l’inquinamento da Pfas “per il risarcimento del danno non patrimoniale ed eventualmente anche patrimoniale subito a seguito delle condotte illecite contestate”.
Il “Corteo No Pfas” di Venezia, partito dalla stazione ferroviaria, ha raggiunto la simbolica meta della Basilica della Salute sul Canal Grande dove si sono susseguiti gli interventi di alcuni partecipanti e si è esibito il Coro Val Liona.
In parallelo, si è svolta tra le calli e i campielli della città lagunare una singolare “caccia alla bonifica”, ovvero una caccia al tesoro sulle tematiche ambientali a cui hanno partecipato un centinaio di bambini assieme alle loro famiglie, confluendo alla fine a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale del Veneto, dove i ragazzini hanno lanciato oltre il muro del cortile d’ingresso del Palazzo degli aeroplanini di carta con i loro messaggi.
La richiesta alla Regione di avviare con urgenza le bonifiche dei terreni dello stabilimento ex Miteni viene motivata dai promotori della mobilitazione dalla presenza di sostanze perfluoroalchiliche ancora riscontrata nell’area dell’azienda in procedura di fallimento, non garantendo la barriera idraulica la messa in sicurezza del sito e non abbattendo alla radice la fonte della contaminazione.
Alla manifestazione veneziana ha partecipato anche il Sindaco di Sarego Roberto Castiglion.