I cortigiani di Possamai: duro attacco della CUB su salario accessorio dipendenti comunali

1968
Maria Teresa Turetta (Cub Vicenza) in piazza cortigiani di possamai
Maria Teresa Turetta (Cub Vicenza) in piazza

“La Giunta Possamai toglie risorse ai dipendenti comunali per darle ai propri cortigiani”: un attacco senza filtri da parte della Confederazione Unitaria di Base di Vicenza. Oggetto delle critiche affatto velate è il salario accessorio dei dipendenti comunali.

Maria Teresa Turetta, della CUB cittadina, spiega infatti che: “La Giunta del sindaco Possamai, il 30 novembre scorso, ha bloccato le trattative in corso per il rinnovo del contratto integrativo triennale dei dipendenti comunali, comunicando ai rappresentanti sindacali la volontà di aumentare di 240 mila euro gli stipendi dei capi ufficio e dei quadri (leggi qui).

Una richiesta – prosegue la sindacalista – che toglie dalle tasche dei lavoratori circa la metà dei compensi incentivanti che da anni sono bloccati per effetto di legge e per il mancato rinnovo dei contratti naizonali di lavoro. Una richiesta che finora nessuno si era mai azzardato di fare considerando che su 900 dipendenti ci sono 20 dirigenti pagati in media 110 mila euro l’anno per un costo complessivo di quasi 3 milioni di euro all’anno”.

L’analisi della sindacalista della Confederazione Unitaria di Base di Vicenza prosegue anche su altri fattori: “Ogni dirigente – spiega – gestisce in media 45 dipendenti. Una faticaccia davvero enorme che viene supportata da una quarantina di capi ufficio che mediamente, oltre allo stipendio di funzionario, si portano a casa un compenso medio di 10 mila euro in più all’anno finanziato interamente con le scarne risorse del fondo salario accessorio dei dipendenti comunali e non invece dai ricco fondo dei dirigenti”.

A Possamai non viene perdonato il casting effettuato nelle posizioni apicali a tutto danno della base. “Il sindaco e la sua Giunta di centro sinistra (con virgolette ironiche sulla parola sinistra, ndr) dopo aver fatto man bassa di figure dirigenziali di nomina politica senza alcun concorso pubblico, prima fra tutti quella del discutibile “dirigente alla comunicazione” (Il giornalista Alessandro Bertasi, ndr), dopo avere riempito di nomine politiche il suo staff, avanza la richiesta ai sindacati di togliere i soldi del salario accessorio dei lavoratori dipendenti per finanziare ulteriormente il già elevato numero dei capi ufficio: una proposta irricevibile che non consentiremo in alcun modo di attuare”.

La Turetta, dunque preannuncia azioni: “Il prossimo 13 dicembre – afferma – tutto il personale è convocato per una assemblea generale per discutere il da farsi, ma la rappresentanza sindacale unitaria a questo proposito ha già alzato un muro: ad una attacco offensivo agli stipendi dei lavoratori dipendenti si risponde con la lotta”.