Cosa sapere prima di aprire una partita IVA

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Aprire una partita Iva
Aprire una partita Iva

Aprire una partita IVA può essere una grande opportunità, tuttavia, prima di prendere questa decisione, è importante conoscere tutti gli aspetti e gli obblighi che ne derivano. Ci sono molti punti da tenere in considerazione, come le tasse da pagare annualmente, le normative e le responsabilità legali, ma anche i vantaggi che l’apertura di una posizione fiscale comporta. In questo articolo esploreremo le cose da sapere prima di aprire una partita IVA, fornendo consigli e informazioni utili per aiutare a prendere una decisione informata e consapevole.

Cos’è e a cosa serve una partita IVA

La partita iva è, sostanzialmente, un codice univoco composto da 11 cifre che viene associato ad un’impresa o ad un libero professionista che vuole operare sul territorio italiano in modo legale.

È necessaria ai fini dell’apertura di un’attività professionale e serve ad identificare quest’ultima fiscalmente, restituendogli una vera e propria identità fiscale che serve a pagare le imposte dovute, presentare la dichiarazione dei redditi e stipulare contratti con fornitori e/o clienti.

Viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate e può essere aperta in pochi minuti con l’aiuto di un professionista abilitato, come il proprio commercialista o piattaforme online che fungono da tali, o in modo autonomo direttamente sul sito dell’Ente, seguendo le istruzioni e una facile procedura e comunicando dati come tipo di attività, indirizzo, generalità ecc ecc.

Partite IVA e codici ateco

Per aprire una partita iva in Italia è necessario individuare, prima di tutto, il tipo di attività che si andrà a svolgere cercando tra quelle presenti nell’elenco riportato sul sito dell’Agenzia sotto il nome di “codice ATECO”. I codici ATECO possono non essere univoci, ma inglobare al proprio interno due o più categorie professionali. Questi, servono, tra le altre, all’Agenzia delle Entrate e ai commercialisti preposti alla dichiarazione dei redditi a calcolare l’ammontare delle tasse dovute.

Fondamentale è anche il regime contabile, che si suddivide in forfettario, semplificato e ordinario a seconda delle singole necessità o delle caratteristiche dell’impresa o del professionista.

Il primo, che nel 2022 ha visto un boom di crescita secondo l’Osservatorio sulle Partite IVA del Ministero dell’Economia, è indicato per piccole imprese o neo-professionisti che prevedono un fatturato inferiore a 85 mila euro annui e possono beneficiare di un’aliquota – appunto – forfettaria; il secondo e il terzo hanno anch’essi un tetto massimo di fatturato e richiedono l’aiuto di un esperto contabile.

Perché aprire una partita iva? Vantaggi e svantaggi

Se tanti si lasciano spaventare dall’idea di aprire una partita iva a causa dei costi a cui si va incontro, l’apertura di una posizione fiscale autonoma può rappresentare un grande vantaggio per quanti vogliono esplorare la vita da freelance.

È il trend degli ultimi due anni a parlare da sé: il covid si è lasciato alle spalle una serie di dimissioni dal posto fisso facendo crescere, dall’altro lato, la voglia di indipendenza professionale.

Naturalmente, come per ogni cosa, è necessario prima di tutto valutare i pro e i contro di tale decisione.

Se da un lato i vantaggi della partita iva sono:

  • maggiore libertà;
  • maggiore flessibilità;
  • vantaggi fiscali, in termini di esenzione dal pagamento dell’IVA o di possibilità di scaricare le spese sostenute per l’attività;
  • accesso a servizi solitamente non aperti a chi non possiede la partita IVA;

dall’altro, tuttavia, non si possono non considerare:

  • i costi di un professionista che aiuti nella gestione della fiscalità;
  • l’assenza di benefit da lavoro dipendente come ferie retribuite, permessi, disoccupazione o malattia;
  • perdita di denaro in caso di impossibilità a svolgere il lavoro per malattia: per questo è sempre bene valutare l’apertura di una polizza contro gli infortuni, parallelamente a quella della partita iva;
  • le spese inerenti l’attività;
  • l’ammontare delle tasse, in Italia molto alto.

Che tu sia un libero professionista, un imprenditore o un lavoratore autonomo, la scelta di aprire una partita IVA è una decisione importante e deve essere affrontata con la giusta preparazione.