Costruzioni, 14° Congresso regionale di Filca Cisl Veneto. Alberto Franzo confermato segretario generale

Momento difficile per il settore. Il riconfermato segretario: «Finiti gli incentivi serve ora una politica lungimirante per scongiurare i segnali di una prossima crisi».

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Filca cisl Benati Franzo e Ponente
Congresso regionale Filca Cisl, il confermato segretario Alberto Franzo (al centro) con Michea Benati e Marco Potente

Sta attraversando un periodo complesso il settore delle costruzioni che anche in Veneto si trova attualmente in una fase di crisi, aggravata dalla fine degli incentivi fiscali e dalle incertezze normative: se ne è parlato durante il 14° Congresso regionale della Filca Cisl Veneto, tenutosi a Caorle il 27 e 28 marzo, dove è stato anche rieletto il segretario generale Alberto Franzo. In Segreteria con lui confermati Marco Potente, di Treviso, e Michela Benati, di Verona. Il segretario regionale ha rinnovato le sue preoccupazioni per la tenuta del comparto, evidenziando che le imprese devono affrontare un calo della domanda e difficoltà economiche: “All’orizzonte sono già ben visibili non poche nubi scure”, ha affermato Franzo, sottolineando la necessità di una politica lungimirante per garantire che il settore continui a essere un motore di sviluppo.

Franzo ha proposto di ripensare gli strumenti di incentivo, suggerendo misure più selettive che non puntino soltanto all’efficienza energetica, ma anche alla riqualificazione urbana e alla creazione di abitazioni accessibili per le fasce più deboli della popolazione. Ha inoltre sottolineato l’importanza di prepararsi in anticipo alle imminenti direttive europee sulla casa, trasformando la transizione ecologica in un’opportunità per uno sviluppo sostenibile.

Le problematiche del settore sono amplificate dalla crescente difficoltà di accesso al mercato immobiliare, in cui i costi per affitti e acquisti hanno raggiunto livelli insostenibili, dalla mancata approvazione del nuovo “Piano Strategico regionale delle politiche della casa”, e da un patrimonio edilizio inadeguato. Secondo un’analisi della Fondazione Corazzin , centro studi di Cisl Veneto, il 45% delle abitazioni occupate è stata costruita tra gli anni ’60 e ’80 e ha classi energetiche basse (G ed F), e nel 2021 il 64% delle case risultava abitata da una o due persone soltanto.

“Le imprese auspicano stabilità normativa e strumenti che possano garantire una crescita graduale”, ha dichiarato Franzo, evidenziando il ruolo del sindacato come intermediario tra le diverse necessità: sicurezza per i lavoratori, salari equi e soluzioni abitative adeguate per i cittadini. La sicurezza sul lavoro rimane una questione critica, con un alto numero di infortuni e malattie professionali. Franzo ha chiesto controlli più severi nei cantieri e ha espresso speranza che l’introduzione della patente a punti possa migliorare la situazione.

Un’altra sfida significativa è rappresentata dalla carenza di manodopera qualificata, che colpisce un settore già in difficoltà nel reclutare giovani. “Se non affrontiamo questa questione, rischiamo di compromettere la competitività del comparto”, ha dichiarato Franzo.

Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Veneto, ha sottolineato che “migliori infrastrutture, efficaci politiche abitative e demografiche rappresentano l’orizzonte imprescindibile per generare attrattività del territorio”. Ha sollecitato le imprese a riprendere la via della concertazione e a unire le forze per affrontare le emergenze del Veneto. Paglini ha anche messo in evidenza la necessità di politiche migratorie efficaci per affrontare la mancanza di forza lavoro.

Il Congresso ha visto anche la partecipazione di Enzo Pelle, segretario generale di Filca Cisl nazionale, che ha chiuso il dibattito. Questo incontro rientra in un programma più ampio di congressi regionali e provinciali, che culmineranno nel Congresso regionale di Cisl Veneto il 15 e 16 maggio.

Per approfondire, il comunicato ufficiale Cisl

Qui le notizie sul congresso provinciale di Vicenza tenutosi a febbraio.