Covid 19, Lorenzoni (GM): “Post- pandemia: Unioni e Associazioni di comuni rappresentano il futuro”

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Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni.
Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni.

“L’associazione dei comuni dell’Area Berica, che riunisce 24 paesi per un bacino complessivo di 100mila abitanti, e le altre quindici Unioni di comuni attualmente esistenti in Veneto (oltre alla Federazione dei comuni del Camposampierese), rappresentano una buona pratica da imitare in termini di offerta dei servizi e contestuali economie di scala. Nell’attuale momento storico post- covid, la Regione Veneto rilanci con forza questa opportunità, una delle strade per addivenire a una reale sussidiarietà”.

Lo chiede il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni.

“Stando a quanto previsto da una specifica normativa, che mi impegno fin d’ora a sottoporre nelle sedi opportune, l’amministrazione regionale, fra le altre misure, è tenuta a erogare ogni anno dei contributi ad hoc alle forme associative composte da Enti locali – rende noto lo speaker della minoranza – Vengono pure predisposte, sempre a livello regionale, attività di consulenza giuridico-amministrativa, nonché di aggiornamento normativo sugli aspetti di maggior interesse riconducibili alle stesse Unioni dei comuni”.

“In questa fase di ripartenza, quando lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi ci invita a recuperare il gusto per il futuro, è importante che l’amministrazione regionale spinga, allorché vi siano le condizioni, affinché si costituiscano reti virtuose fra municipi contermini – prosegue Lorenzoni – La pandemia ci ha insegnato che un comune, da solo, non è in grado di gestire problematiche complesse. Pensiamo, ad esempio, alla Polizia municipale: nei territori dove vi è una condivisione, viene assicurata una maggior presenza di pattuglie e agenti”.

“Fare rete, allora, significa rispondere in maniera veloce e professionale alle diverse istanze che giungono dai cittadini stessi – sottolinea il Portavoce dell’opposizione-  Se è vero che oggi l’iter relativo alla fusione tra comuni è sempre più tortuoso rispetto al passato, il caso dei municipi berici dimostra che vi sono altri strumenti per gestire in modo efficiente le amministrazioni locali”.

“Mettersi insieme, andando al di là dei campanilismi, aiuta pure ad accrescere nei cittadini una maggiore fiducia nei confronti delle istituzioni”, conclude Arturo Lorenzoni.