“Lasciar marcire un milione e mezzo di mascherine è un inaccettabile spreco di denaro e uno schiaffo ai cittadini che le attendevano. Come mai, dopo mesi non sono ancora state ritirate e distribuite?”.
Così, il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni, interviene “sul caso scoppiato a Oderzo, dopo la scoperta al Foro Boario di 58 bancali, contenenti ciascuno 25mila mascherine, che giacciono lì da dicembre-gennaio”. “Visto che le mascherine erano destinate ai comuni della Sinistra Piave, perché in tutto questo tempo nessuno si è attivato per la loro raccolta e distribuzione? – chiede l’esponente Dem – Era il periodo più duro della pandemia in Veneto e avere a disposizione centinaia di migliaia di mascherine e non utilizzarle è pazzesco! Comunque, sorprende che nessuno si sia accorto di niente, fino alla denuncia del nostro segretario cittadino: un carico di quelle dimensioni non passa certo inosservato. Il Foro Boario, poi, non è nemmeno il luogo più indicato per uno ‘stoccaggio prolungato’ poiché accessibile da chiunque. I pacchi sono accatastati dove fino allo scorso anno c’erano le vacche, in tettoie aperte sui quattro lati, con l’acqua piovana che ristagna sopra gli imballaggi. Vogliamo l’autonomia e poi non sappiamo gestire neanche la distribuzione delle mascherine! Di chi è la responsabilità?”.
“Magari, ci diranno che è colpa dell’ex commissario Arcuri, è sempre colpa degli altri – aggiunge Zanoni – Mi auguro sia fatta chiarezza immediatamente e, soprattutto, che questi dispositivi siano ancora utilizzabili e vengano consegnati quanto prima ai cittadini. In caso contrario, avremo creato una montagna di rifiuti. Mentre in Regione discutiamo di progetti sull’economia circolare, sempre nel pubblico diamo un esempio terribile, con uno spreco di risorse, non solo economiche ma anche naturali”.