Covid, Aduc: “ecco come si prende, storia di un panificio fiorentino”

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Con la diffusione di Omicron, il covid ci sta riguardando molto di più, per quanto pare che siano lievi le conseguenze di questa variante. Ma com’è che in tanti si stanno infettando nonostante sono quasi due anni che tutti i giorni in tutti i luoghi ci viene ripetuto come prevenire (anche per i non-vax)- si legg enel comunicato che pubblichiamo dell’associazione  Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.

Un fatto di vita vissuta:

Panificio/panineria a Firenze, centro storico. Cartello: max 4 persone all’interno. Ma ce ne sono una decina + i due panettieri/banconisti.

Ci mettiamo in fila fuori con due persone davanti a noi, uno con mascherina di pezza che lascia naso scoperto.

Escono i primi due, entrano quelli davanti a noi e diventiamo i primi.

Ne escono altri due e la signora dietro di noi “perché non entra?”. Spiego: 4 persone, il covid… la signora annuisce.

Intanto dentro il panifico il signore che aveva la mascherina col naso non coperto, appena entrato si abbassa tutta la mascherina sotto il mento e interloquisce coi panettieri e pur aspettando il suo turno assaggia alcune cose che gli vengono offerte porgendole al suo amico che si leva altrettanta mascherina.

Escono altre due persone e la solita signora di prima mi fa cenno con la testa di entrare, non entro e rispiego covid bla bla e per convincerla a non insistere gli dico che nel mio palazzo sono quasi tutti col covid. La signora non insiste e la fila esterna si allunga dietro di noi.

Esce uno, esce l’altro, nel panificio rimangono solo i due col signore senza mascherina che tiene banco verso i due panettieri tutti dediti a lui.

Il signore senza mascherina quando esce se la rimette per coprirsi solo la bocca (in quel momento abbiamo pensato a tutti i luoghi visitati da quel signore..).

Nel panificio non ci sono più clienti e i panettieri ci fanno cenno di entrare, noi apriamo la porta, non entriamo subito dicendo che andrebbe cambiata un po’ l’aria. Occhi di fulmine dalla signora dietro di noi e stupore dai panettieri. La signora dietro di noi ci segue dentro a ruota e di corsa.

Entriamo e notiamo che entrambi i banconisti hanno mascherine chirurgiche e non FFP2.

Ordiniamo e scambiamo due battute: “ma si rende conto che la persona di prima era senza mascherina e lei, tra l’altro, ha una mascherina chirurgica, quindi difenderebbe gli altri ma non se stesso?”. Comportamento ondivago del panettiere che ci dice “vuole altro?” e risponde “non ci ho fatto caso”. E noi insistiamo gentilmente: “anche se glielo fa notare e perde il cliente, sa quanti altri ne guadagna”? Spallucce del panettiere, mentre nel frattempo i locali, non essendoci più noi che frenavamo la fila all’ingresso, si sono riempiti sempre di circa una decina di persona.

Peccato, quel panificio aveva un buon rapporto qualità/prezzo. Aveva… perché è ovvio che non ci andiamo più, anche se ci andavamo da anni.