Covid, anche Crisanti contro Dpcm Conte: “perché assembramenti bus tollerati, cinema e teatri no?”

Il professore dell'Università di Padova frena anche l'entusiasmo del premier sul vaccino a dicembre: "troppo presto, va prima testato sul campo"

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Prof. Crisanti, virologo dell'Università di Padova
Prof. Crisanti, virologo dell'Università di Padova

Il bastone e la carota. Il bastone sono le nuove chiusure anticipate e sospensioni di attività che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inserito nel Dpcm del 25 ottobre, la carota è l’annuncio dello stesso premier del vaccino anti-Covid a dicembre. Ma a frenare il suo entusiasmo ci ha pensato Andrea Crisanti, professore di microbiologia dell’università di Padova, che in un’intervista a Cusano Italia Tv ha detto che “sarebbe preoccupante” un vaccino a dicembre, perché “non è stato testato sul campo, sulla popolazione, per dimostrare che c’è una differenza statisticamente significativa tra i vaccinati e i non vaccinati”.

Secondo Crisanti il problema principale del nuovo decreto è che “manca un vero e proprio provvedimento per regolare i trasporti, che sono un’occasione di assembramento pazzesca e non si capisce perché si tollerino i trasporti e si sanzionino cinema e spettacoli”. Crisanti la settimana scorsa aveva raccontato di aver presentato al governo, ad agosto, un piano per prevenire la seconda ondata, rimasto però lettera morta.