“Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi”.
È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla luce dei dati allarmanti sulla recrudescenza del virus in Cina. Nella decisione di disporre tamponi obbligatori un dato sottolineato dalle agenzie di stampa italiane: sui voli dalla Cina all’aeroporto di Malpensa si registra una positività al Covid di quasi 1 persona su 2.
Tanto che l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha comunicato che “in attesa delle disposizioni nazionali riprendono i test all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina. I tamponi obbligatori si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali”.
E proprio dall’Istituto della capitale che arriva un monito allarmante ma, a quanto pare, doveroso attraverso un documento sullo scenario attuale del Covid. “Si teme che in un paese con un alta percentuale di non vaccinati in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci – riferisce lo Spallanzani -, che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile“.
Il rischio è che la nuova eventuale variante “traghetti l’evoluzione di SARS-CoV-2 oltre Omicron, la variante dominante a livello globale ormai dalla fine del 2021”.
In merito al provvedimento del ministro della Salute Schillaci ha voluto dire la sua anche Luca Zaia: “Di fronte al problema dell’esplosione di una nuova ondata di Covid in Cina e degli arrivi di cittadini cinesi negli aeroporti italiani ed europei non va abbassata la guardia. Bene ha fatto il Ministro Schillaci a disporre i tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina. Non dimentichiamoci come cominciò più di due anni fa”, ha detto il governatore veneto.
“Come Paese eravamo davanti a una scelta – prosegue Zaia – o si organizzava un monitoraggio a campione sui voli dalla Cina o si attuava un’azione molto capillare e tempestiva, perché in questi casi il tempo è prezioso, come fu dimostrato due anni e mezzo fa. Ora è necessario proseguire con decisione sulla via della prevenzione, avendo come punto di riferimento la scienza in generale e il Comitato Tecnico Scientifico in particolare, per non commettere gli errori del passato.
Il Veneto – informa Zaia concludendo – non è al momento interessato da arrivi diretti dalla Cina nei suoi aeroporti, ma stiamo seguendo con la massima attenzione l’evolversi della situazione”.