Covid, deputata vicentina Cunial (Misto) presenta ricorso a Corte Costituzionale contro il Dpcm

"Non esiste emergenza per la salute - afferma l'onorevole - ma solo carenze organizzative del ministero"

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Sara Cunial
Sara Cunial

“Insieme agli avvocati Moriggia, Sandri, Polacco, Musso e Giordano ho depositato un ricorso alla Corte Costituzionale sull’inconstituzionalità dei Decreti Legge su cui poggiano i vari DPCM e sul conflitto di attribuzione dei poteri in atto. Dopo quasi un anno dall’inizio di questa fantomatica pandemia, i numeri e i fatti, ormai, parlano da soli: non sussiste alcuna emergenza per la salute pubblica dovuta al virus covid-19. Esiste, invece, un gravissimo problema concernente l’enorme carenza e l’inadeguatezza del nostro sistema sanitario nazionale. Carenza causata dalla negligenza dello stesso governo e da decenni di politiche sanitarie criminali, che hanno provocato le condizioni in cui ci troviamo ora”. Lo afferma in un comunicato Sara Cunial, deputata vicentina del Gruppo Misto e firmataria del ricorso, in passato al centro delle cronache per le sue prese di posizione in piazza con i No Mask, tentando di baciare un giornalista di LA7 senza mascherina e mettendo un casco perché “c’è più probabilità di essere colpiti da un meteorite che di morire di Covid”.

“I provvedimenti legislativi emanati da marzo a oggi sono tutti alterati dall’illegittimo richiamo all’articolo 32 della Cost. a tutela della salute pubblica – continua Cunial – ma quale salute pubblica? A fronte di una sindrome simil-influenzale le fasce più deboli e le persone più anziane, sono state letteralmente abbandonate, segregate in condizioni psicologicamente disumane e lasciate senza cure specifiche per le ben più gravi malattie di cui sono affette. Quando queste decedono, tuttavia, vengono registrate come morte per covid solo perché risultate positive al tampone. Un tampone, è bene ricordarlo, fallace oltre ogni limite scientificamente accettabile e privo di comprovato potere diagnostico. Invece di aggrapparsi all’art. 32 della Costituzione, come presupposto per la violazione di altri diritti costituzionali – aggiunge Cunial – uno Stato democratico dovrebbe mettere a disposizione di ciascun cittadino un sistema sanitario in condizioni di fornirgli adeguate cure garantendo standard di livello compatibile con le migliori conoscenze scientifiche periodicamente aggiornate. L’art. 32 Cost. è diventato invece la foglia di fico per azzerare tutti gli altri diritti costituzionali, naturali, scolpiti a chiare lettere nella nostra Carta ed in quella dei diritti dell’Uomo e della Carta di Nizza”.

“Confido quindi che la Corte Costituzionale s’impegni ad annullare tutti i DPCM ed i DM perché lesivi delle prerogative dei singoli parlamentari in quanto rappresentanti del popolo sovrano; a dichiarare l’incostituzionalità dei decreti legge e delle relative leggi di conversione per contrasto con la Costituzione Italiana e a far luce sulle vicende che in questo funesto periodo stanno oscurando l’ordine democratico della Repubblica. Il metodo usato dal Governo e dai loro accoliti di attuare questa proliferazione normativa caratterizzata dalla compulsività impedisce al potere legislativo, ma anche Giudiziario di potersi esprimere ed attuare secondo la superiore Legge Costituzionale. Mi appello quindi a tutti gli On. Colleghi che sono stati chiamati a rappresentare il popolo italiano, ad essere fedeli alla Repubblica ed a rispettarne la Costituzione e le leggi: ora è il momento di agire, non vi saranno prove d’appello e l’inattività sarà considerata complicità dai posteri e da chi un giorno sarà chiamato a giudicare il nostro operato – conclude Cunial – Questo ricorso è a disposizione di tutti quei parlamentari che, in uno slancio di dignità e coscienza, vogliano ancora tener fede al proprio impegno”.